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Nel segno di Coda: “Il mio obiettivo? La serie A con il Lecce. Dare il massimo”

LECCE (di Carmen Tommasi) – Con Massimo Coda il Lecce va decisamente al massimo. Il Lecce è ormai Massimo Coda-dipendente, un giocatore che fa reparto da solo, e mister Eugenio Corini ne esalta spesso le doti e non solo per i gol da lui segnati. Esattamente 20 in 29 presenze. Adesso, venerdì c’è la Salernitana, la sua grande ex squadra: “Per me non è una sfida come le altre, alla Salernitana mi legano ricordi indelebili. Mi sono fatto voler bene da un popolo che poteva essere rivale, essendo io di Cava de’ Tirreni, ma con il sacrificio e con il lavoro sono riuscito a conquistarli. Oggi però c’è un obiettivo di squadra importante in palio -ha spiegato Coda– e sono concentrato solo su questo, non ci saranno sentimentalismi. Sarà una partita tosta, ho visto la Salernitana contro il Brescia e mi ha impressionato la loro solidità”.

NON SOLO GOL – L’Hispanico, 32 anni, ha messo in cassaforte anche 8 assist per i suoi compagni e l’obiettivo stagionale è uno solo: “Il mio obiettivo principale è andare in Serie A. Vorrei avere l’opportunità per fare come Ciccio Caputo: centrare la promozione e far bene nella massima serie. I miei assist? Anche questa è una mia caratteristica”.

IL PARADISO – Il suo sogno è quello di fare sempre più gol, ma non sono in serie B: “Ovviamente essere fra i migliori marcatori della Serie B è una bellissima cosa, la mia ambizione però è quella di segnare in Serie A. Aver fatto tanti gol in Serie B è motivo vanto perché è un qualcosa di difficile per tutti”.

IL BALLETTO –  Il suo modo di esultare è apparentemente molto freddo, ma c’è un bel balletto con Antonino Gallo: “Se venerdì dovessi segnare non esulterei per rispetto verso la tifoseria salernitana. Nelle mie esultanze cerco di coinvolgere i miei compagni. Volete sapere di quella con Gallo? Si riferisce a una canzone che ci capitava di ballare, mentre eravamo in macchina, ogni tanto e abbiamo pensato di farla dopo i gol”.

Coda, Stepinski e Henderson (ph. Pinto)

IL PARTNER – Non ha un compagno di reparto preferito e su Stefano Pettinari la pensa così: “Hanno tutti caratteristiche diverse. Pettinari lega bene il gioco e attacca la profondità, liberando molto gli spazi. Rodriguez è un giocatore più frizzantino, Stepinski attacca la profondità e difende la palla. Ultimamente, devo dirlo, mi sono trovato benissimo con Pettinari, ma la decisione sul mio compagno di reparto spetta sempre al mister. Corini è stato bravissimo, anche quando le cose non andavano per il verso giusto non ci ha caricato di responsabilità. La serenità, in questo momento, fa la differenza, ci permette di esprimerci in campo nel modo migliore”.

LO “SCUGNIZZO” – Infine, una battuta sull’avversario Gennaro Tutino, a quota 10 gol in campionato: “È un giocatore che mi ha sempre impressionato, ha gamba e tecnica, può metterci in difficoltà se non affrontato nel modo migliore”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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