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Covid, in Puglia l’estate senza turisti stranieri costa un miliardo

PUGLIA – L’analisi della Coldiretti su dati Bankitalia, in riferimento all’importanza del via libera al certificato vaccinale europeo per l’estate annunciato dal presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, dopo che sono svanite le aspettative per la Pasqua e quelle per il turismo invernale, parla di un dato drammatico: l’estate senza stranieri in vacanza in Puglia costa 1 miliardo al sistema turistico regionale per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, mentre  il clima anomalo con la finta primavera spinge i pranzi in campagna per i cittadini residenti in Puglia, dove ha riaperto appena il 20% degli agriturismi che si occupano di ristorazione.

“Le nostre strutture non sono state messe nella condizione di riavviare le attività a causa di ristori insufficienti e a singhiozzo e costi insostenibili che rischiano di tradursi in un colpo di grazia” dice Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

“Servono dunque misure coerenti e ristori immediati e un piano nazionale che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile, grazie ai primati regionali sul piano ambientale ed enogastronomico, con i cuochi contadini di Campagna Amica che propongono piatti della tradizione rurale in ambienti sicuri.

È evidente la perdita secca subita nel 2020 dalle masserie della Puglia che hanno praticamente azzerato gli arrivi di turisti stranieri e annullato le prenotazioni di italiani e del turismo di prossimità nei mesi di lockdown e con le nuove restrizioni si profila uno scenario a tinte fosche anche per Pasqua e per la stagione estiva targata 2021.

La Puglia è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi di viaggiatori stranieri che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. E i turisti di Paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa e adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione. Ad essere colpite sono state soprattutto le città d’arte che sono le storiche mete del turismo dall’estero ma in difficoltà anche gli oltre 900 agriturismi pugliesi dove gli stranieri rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti nelle campagne”.

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