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Assenti ingiustificati e ingiustificabili

LECCE (di M.Cassone) – A mente fredda la sconfitta del Lecce appare ancora più nitida e l’evanescenza dell’impianto di gioco fatto vedere contro il Pisa è veramente imbarazzante per una squadra che punta a stare nei piani alti della classifica e che spera in una promozione nella massima serie.

L. D’Angelo allenatore del Pisa e C. Adjapong defensore del Lecce (foto P.Pinto)

La compagine di Luca D’Angelo costruita per rimanere in serie B scende in campo con umiltà ma con la consapevolezza di aver preparato la gara nel modo giusto, conosce i limiti dei giallorossi, che non fanno nulla per nasconderli, e riesce già dopo due minuti ad infilare il coltello di Soddimo nel burro difensivo dei salentini.

A parte la superficialità difensiva, l’errore è iniziale, è da ricercare nelle scelte della formazione titolare. Giusto il turnover visti gli impegni ravvicinati ma ci vuole criterio.

Lasciare in panchina Mancosu e Coda insieme significa buttare giù il muro delle certezze costruito in questi mesi.

Siccome Mancosu aveva accusato in allenamento un problema ed anche in partita ha sentito fastidio a tal punto che bisognerà valutare la sua situazione con un esame strumentale, così come ha annunciato mister Lanna dopo la gara, a maggior ragione Massimo Coda doveva giocare dal primo minuto.

Il gol di Gucher, Lecce-Pisa (foto P.Pinto)

Così come convince poco il centrocampo, troppo dipendente da Tachtsidis con Paganini fuori ruolo e Henderson costretto a cercare di capire in quale direzione correre per togliere le castagne dal fuoco.
La fase difensiva è completamente da 3 in pagella, non si possono prendere certe imbucate dopo 2 minuti e dopo 17 minuti lasciare calciare indisturbato Gucher che va a nozze col pallone e fa calare il gelo sul Via del Mare.
La reazione del Lecce è sterile, non ci sono idee in campo, palla lunga e pedalare con il Pisa schierato e ordinato, incapacità di svincolarsi dalla marcatura avversaria, la staticità e la lentezza d’esecuzione sono massi sulla costruzione della manovra, il pallone sembra pesare un quintale, in poche parole il Lecce visto contro il Pisa è troppo brutto per essere vero ed a rimarcarlo arriva il terzo gol di Sibilli. Complimenti a mister D’Angelo per aver preparato la gara in modo perfetto ma c’è tanto demerito dei padroni di casa che ha inciso sul risultato finale.
Il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino non cerca scusanti: “è stato un blackout generale. Dopo nove risultati utili consecutivi in questa gara si è sbagliato tutto”.
Giallorossi assenti ingiustificati e ingiustificabili.
Solo una giornata storta? Si capirà nelle prossime gare; vero è che gennaio è alle porte e bisognerà intervenire sul mercato se si vuole sperare in qualcosa d’importante.

M. Mancosu, capitano del Lecce (foto P.Pinto)

Non c’è nemmeno il tempo di pensarci troppo perché martedì si va a Ferrara ad affrontare la Spal ma ci vuole una netta inversione ad U se non si vuole sprofondare nel baratro delle incertezze.
Domenica mattina in campo, dunque, per azzerare tutto, lavoro di scarico per chi ha giocato, da valutare attentamente Mancosu. Bisogna voltare pagina e forse la Spal è l’avversario più scomodo per farlo: servirà una reazione forte, da branco di lupi e non da teneri agnellini come è accaduto contro il Pisa.

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