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Ecco Bjorkengren: “Il mister e la squadra mi hanno fatto una bella impressione”

LECCE (di Carmen Tommasi) – Lecce avanti un altro ed ecco che è arrivato il momento di John Bjorkengren. Il nazionale under 21, di ruolo mediano, è arrivato a titolo definitivo nel Salento dal Falkenberg, squadra di massima serie svedese. Il centrocampista, 21, anni, viene presentato così dal direttore dell’area tecnica di Vernole, Pantaleo Corvino: “Conoscendo molto bene i campi scandinavi, per me, è stato molto facile capire le potenzialità di John per segnalarlo a Corini.  Si tratta di un centrocampista dalle importanti potenzialità e che mi auguro possano diventare qualità. Da come si è voluto presentare abbiamo subito capito -ha specificato l’ex diesse dell’Udinese- che si parla anche di una persona importante. Parliamo di un ragazzo che fa parte di una nazionale Under 21, è molto forte: ha battuto 4-1 l’Italia. Da solo ha preso l’iniziativa di convincere l’allenatore della Svezia a rinunciare alla nazionale per conoscere i nuovi compagni. Questo dimostra la grande voglia e il grande desiderio di assimilare il prima possibile il nostro calcio. Vuole conoscere subito l’ambiente leccese”.

Il neo arrivato in casa Lecce nella scorsa stagione ha collezionato 21 presenze e un gol che, però, non sono bastati alla sua ex squadra per evitare l’ultimo posto in classifica. Ecco le sue prime parole da giallorosso nel giorno della sua presentazione: “Sono un centrocampista che può giocare a sinistra e a destra. Dipende da cosa vuole il mister per il bene della squadra”.

Il calcio italiano è davvero un belvedere: “Si concentra molto sul tattico e molto fisico. Mai espulso in carriera? Quello che ho fatto in Svezia mi ha dato la possibilità di venire qui”.

Mister Corini e i suoi nuovi compagni di squadra sono ancora tutti da scoprire: “Mi hanno fatto tutti una buona impressione e penso andrà tutto bene”.

Svante Ingelsson, centrocampista dell’Udinese, gli ha parlato bene del calcio italiano: “Anche lui è svedese è mi ha mi ha parlato bene del calcio italiano, si trova bene in Italia”.

Una considerazione generale, poi, sulle differenze tra calcio italiano e quello in cui lui è cresciuto: “Non c’è molta differenza tra il calcio nelle varie zone del mondo, ma credo di adattarmi bene. Almeno lo spero. Non ho un idolo in particolare, ma nel mio ruolo mi è sempre piaciuto Pirlo”.

La concorrenza nel ruolo è tanta e il numero di maglia, il 23, non è casuale: “Ho fatto sempre il centrocampista e mi sento sempre bene in quel ruolo. Il numero è stato sempre il 22 e visto che sto migliorando ho aggiunto un altro (sorride, ndr)”.

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