LECCE – Sette ore. Tanto è durata quella che è solo prima, lunga parte dell’autopsia su Eleonora e Daniele. L’esame, affidato al medico legale Roberto Vaglio, proseguirà nella giornata di giovedì. E finora ha confermato l’orrore: l’assassino ha massacrato entrambe le vittime, con molte e furiose coltellate.
Uno strazio senza fine per le famiglie di Eleonora Manta e Daniele De Santis, reso se possibile più atroce dal fatto che nulla, nelle giovani vite dei due brillanti e bellissimi fidanzati, lasciasse pensare che ci fosse un’ombra lunga e nera in agguato.
Perché stavano andando a convivere in quella casa di via Montello, e pare fossero intenzionati a sposarsi. Di certo stavano costruendo un futuro insieme.
E quindi non si spiegano proprio chi possa aver messo la parola fine su quel futuro di luce, nel più violento e indicibile dei modi.
Nel pomeriggio si era diffusa una voce, poi confermata dalle agenzie: un sospettato, di nome Andrea, era in procura. Gli inquirenti lo stavano interrogando. Tanto è bastato ad attirare davanti al palazzo di viale De Pietro le troupe della stampa nazionale, che sono a Lecce da poche ore dopo il duplice omicidio.
Ma poi la stessa Procura ha tenuto a riferire all’Ansa: “Non c’è nessun fermo e, né in procura né in caserma, c’è attività di interrogatorio”.
Quel nome, Andrea, è quello che -ormai è certo- i ragazzi hanno urlato più volte prima di morire. Quindi è quello dell’assassino, e loro lo conoscevano, senza dubbio lo conosceva Eleonora. L’hanno sentita distintamente gli inquilini del palazzo.