AttualitàEvidenza

Seggi e covid: le regole anti contagio e per gli elettori positivi o in quarantena

SALENTO/PUGLIA – Per l’ingresso ai seggi, accessi contingentati agli edifici che li ospitano, percorsi distinti di entrata e di uscita, distanziamento tra i componenti del seggio e tra questi e gli elettori, in particolare nel momento in cui questi devono rimuovere la mascherina per il riconoscimento, definizione del numero e della disposizione delle cabine elettorali, tenendo conto dello spazio disponibile e delle necessità di movimento.

Per accedere ai seggi elettorali è obbligatorio l’uso della mascherina da parte degli elettori e di ogni altro soggetto che ha diritto ad entrarvi, come i rappresentanti di lista.

È quanto contenuto nel protocollo sanitario e di sicurezza da applicare in occasione delle consultazioni referendarie e delle elettive suppletive, regionali e comunali del 20 e del 21 settembre 2020, sottoscritto dai ministri dell’Interno e della Salute, per prevenire il rischio di contagio da Covid e, contemporaneamente, garantire il regolare svolgimento del procedimento elettorale.

Il documento,  consultabile sul sito del dipartimento Affari interni e territoriali-Servizi elettorali, prevede le modalità operative e precauzionali rivolte ai componenti dei seggi e agli oltre 51 milioni di elettori distribuiti in 61.572 sezioni.

Con Circolare (n.0029599) dell’11 settembre, il Ministero della Salute ha poi fornito aggiornate indicazioni pratiche per le operazioni di voto per gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario.

L’elettore che si trovi in una di queste condizioni, per esercitare il diritto di voto, deve far pervenire al sindaco competente, insieme alla dichiarazione di voler votare presso il proprio domicilio, il certificato del funzionario medico designato dall’azienda sanitaria locale che attesti una delle tre situazioni:

trattamento domiciliare, soggetti positivi sintomatici in trattamento per infezione da SARS-CoV-2;
quarantena, contatti stretti ovvero persone esposte a SARS-CoV-2 ma asintomatiche e senza conferma di positività per il patogeno virale, nonché soggetti provenienti da aree a rischio per i quali le vigenti disposizioni prevedono l’obbligo di quarantena;
isolamento fiduciario, persone sintomatiche per le quali non vi è accertamento di positività al SARS-CoV-2 oppure persone positive al SARS-Cov-2 che non necessitano di alcun trattamento (c.d. contagiati asintomatici o paucisintomatici).  Il funzionario medico designato dalla azienda sanitaria locale deve, dunque, attestare, mediante apposita certificazione, la ricorrenza di una delle predette ipotesi.
Le condizioni minime di cautela e tutela della salute per le attività di raccolta del voto a domicilio, demandate anche a personale non sanitario, richiedono che quest’ultimo sia formato e dotato di adeguati dispositivi di protezione individuale. A seconda dei casi, i componenti del seggio speciale dovranno indossare camice/grembiule monouso, guanti, visiera con mascherina chirurgica oppure dispositivi di protezione facciale di tipo FFP2 o FFP3, oppure di guanti e mascherina chirurgica.

Durante la raccolta del voto domiciliare e presso i reparti Covid, sono previste le operazioni di vestizione e svestizione, così come in quelle di scrutinio.
La scheda, dopo la votazione, deve essere depositata in un’apposita busta per ciascuna rispettiva consultazione. Le autorità sanitarie territoriali contribuiranno a fornire adeguata formazione al personale di seggio.
Il Ministero ha evidenziato la necessità che le autorità sanitarie territorialmente competenti, nei giorni immediatamente precedenti le operazioni di voto (venerdì 18 e sabato 19 settembre), forniscano adeguata formazione ai componenti (limitatamente a quelli non sanitari) delle sezioni elettorali ospedaliere e dei seggi speciali che provvedono alla raccolta e allo spoglio delle schede.

Infine, vengono dettate le indicazioni sulla raccolta del voto nelle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (RSA).
Le operazioni di voto dovranno essere il più rapide possibile e svolgersi all’interno di locali dedicati, sufficientemente ampi ai fini del mantenimento del distanziamento e dotati di adeguato ricambio d’aria.
La raccolta del voto è assimilabile a quella già descritta per i soggetti covid positivi.
Nel caso di RSA che accolgano unicamente soggetti SARS-CoV-2 negativi, trattandosi di persone particolarmente fragili e vulnerabili:

il personale di seggio addetto alla raccolta del voto dovrà sottoscrivere un’autocertificazione nella quale dichiara:

a) di non aver avuto sintomi riferibili all’infezione da Covid-19 (temperatura corporea maggiore di 37,5°, tosse, astenia, ecc.) negli ultimi 14 giorni;
b) di non essere stato a contatto con persone SARS-Cov-2 positive o ai loro familiari anche se asintomatici negli ultimi 14 giorni;
c) di non aver soggiornato in aree a rischio negli ultimi 14 giorni;
al fine di prevenire una eventuale trasmissione del virus all’esterno agli ospiti e al personale già presenti nella RSA, è obbligatorio l’uso di mascherine chirurgiche sia per gli operatori del seggio che per il votante;
è obbligatorio il mantenimento del distanziamento e la igienizzazione frequente delle mani.

Articoli correlati

A San Pietro V.co lavori in piazza Modugno. Ma i problemi sono ancora tanti…

Redazione

Operatori sanitari senza protezione, la Cgil al Prefetto: tamponi a tutti

Redazione

Collepasso, tragedia in campagna: muore un 69enne

Mario Vecchio

“Passione e disciplina”: a lezione di coraggio e motivazione con Antonio Conte

Redazione

Confindustria Lecce, Giulio Ferrieri Caputi presidente Sezione Sanità Farmaceutica

Redazione

Ritardi e voli dirottati e cancellati: neve e vento ostacolano il rimpatrio dei salentini

Redazione