Cronaca

Morte nel cantiere: gli indagati diventano quattro

PISIGNANO- Sarà eseguita domani dal medico legale Alberto Tortorella l’autopsia sul corpo di Simone Martena, il 34enne di Squinzano deceduto mercoledì mattina mentre lavorava nel cantiere del gasdotto Snam, a Pisignano. Intanto, come atto dovuto anche in vista dell’esame autoptico, sale a quattro il numero degli indagati: il pm Valeria Mignone ha iscritto sul registro i nomi del collega che era alla guida del cingolato che ha travolto l’operaio, quello del capocantiere, quello del responsabile dei lavori e quello di chi ne coordinava la sicurezza. Le indagini, affidate allo Spesal e ai carabinieri di Vernole, dopo l’ascolto degli altri lavoratori presenti sul cantiere, vanno avanti anche con l’esame dei documenti relativi alla macchina finita sotto sequestro e alle procedure relative al lavoro da svolgere, quello di saldatura dei tubi del gasdotto con annesso spostamento dei macchinari.

Stando alle prime ricostruzioni, il giovane, dipendente della Max Streicher spa, azienda appaltatrice dei lavori per conto di Snam, camminava accanto o davanti alla macchina, cercando, a quanto pare, di tenere stabile il gabbiotto attraverso una corda, per evitare un eccessivo rullio o beccheggio che il forte vento avrebbe potuto causare. In un tratto in cui la carreggiata si è ristretta, Simone è entrato in contatto con questa pesante macchina, probabilmente dopo essere scivolato in un punto in cui si erano accumulati grumi di terra. Sarebbe rimasto, dunque, incastrato nei cingoli, che gli avrebbero strappato la gamba destra. L’amputazione dell’arto e le gravi lesioni da schiacciamento anche del bacino lo hanno portato alla morte in pochi minuti.

 

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