AttualitàEvidenza

Da domani tutti alla prova di civiltà, la vigilia a Lecce è già un “liberi tutti”

LECCE – E se la vigilia del ritorno alla libertà, fosse essa stessa la libertà? Ha il sapore del sabato del villaggio questa domenica leccese che precede una fase due che entra nel vivo, sottoponendo tutti alla prova più dura: quella di civiltà. Non ci sono premi in palio, ma la sfida è pesante: il rialzo della curva dei contagi è il rischio in agguato, quel “rischio calcolato” per il quale il Premier Conte, ieri sera, ha fatto appello alla gradualità e alla prudenza nelle prossime mosse da mettere in atto. Su ciascuno di noi pesa il destino di tutti. E questo deve essere chiaro.

Intanto a Lecce la mobilità dolce torna già a popolare le strade del centro cittadino. Tantissime bici e tante persone a piedi che ogni tanto gli agenti sono costretti a richiamare sul rispetto delle distanze.

Cosa accadrà a partire da lunedì il Premier lo ha spiegato sabato sera, scatenando l’entusiasmo di chi le regole le ha rispettate categoricamente, avvertendo tutto il peso delle restrizioni imposte da due mesi a questa parte.

Ebbene da lunedì si volta pagina, nella speranza di non tornare indietro.

Non sussiste più nessuna limitazione per gli spostamenti all’interno della propria regione. Niente più autocertificazioni. Riprenderà la vita sociale e gli incontri con gli amici.

Rimane l’obbligo di stare a casa per chi è positivo o in quarantena o per chi ha sintomi legati al Covid.

Niente assembramenti in luoghi pubblici, obbligo di mascherina nei luoghi affollati sia in ambienti chiusi che all’esterno, laddove sussistano situazioni di affollamento. L’obbligo categorico resta quello di mantenere la distanza di almeno un metro.

Riapertura per negozi di vendita al dettaglio, centri per la cura della persona, ristoranti bar, pizzerie e pub, ma rispettando i protocolli di ogni Regione. Riaprono anche gli stabilimenti balneari e le celebrazioni liturgiche in presenza dei fedeli, così come ripartono gli allenamenti del calcio e degli sport di squadra. Si torna ad accedere anche ai musei.

Alcuni limiti, invece, restano. Ci si potrà spostare da una regione all’altra solo per i tre motivi già noti: lavoro, urgenza assoluta e questioni di salute. Tutto questo sino al 3 giugno. Dopo questa data, se i numeri del contagio lo consentiranno – ha precisato il Premier – si potrà tornare a muoversi in tutta Italia e in Europa, senza nessun obbligo di quarantena per chi arriva in Italia.

Dal 25 maggio riapriranno poi palestre, piscine e centri sportivi. Dal 15 giugno anche teatri, cinema e centri ludici per i bambini.

E.Fio

Articoli correlati

Una serata di solidarietà…“Per un sorriso in più”

Redazione

Social Houting, “Un modello abitativo da esportare”. Nei prossimi giorni via ai lavori

Redazione

S.Pio, un quartiere disastrato: “Ci sentiamo cittadini di serie B”

Redazione

Scuolabus, dal 2022 la Puglia finanzierà solo il trasporto scolastico sostenibile

Redazione

A Taviano l’assemblea annuale dell’itinerario europeo di San Martino di Tours

Redazione

Turismo pugliese, Casanova: “Soprintendenze mostrino empatia istituzionale, chiederò incontro”

Redazione