Sport

Continua il teatrino dell’incertezza; il Lecce pronto ad ogni evenienza

LECCE – Il mondo del calcio vive giorni strani e non conosce ancora il suo futuro. L’emergenza sanitaria detta il ritmo di ogni incertezza.

La federcalcio avrebbe deciso di posticipare ulteriormente la data utile per la fine dei campionati dal 2 al 31 agosto.

Il 18 maggio potrebbero ricominciare gli allenamenti in ritiro permanente ma prima di dare il via le squadre vogliono chiarezza sulla ripresa del torneo.

Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport (foto web)

Domenica potrebbe esserci la riunione tanto auspicata con il Comitato tecnico scientifico, si cercherà un accordo sul protocollo di sicurezza sanitaria.
Il ministro Vincenzo Spadafora è stato chiaro: “Riprenderanno gli allenamenti solo se si troverà un accordo sul protocollo”, queste le sue parole.

Vero è, però, che se non c’è la certezza della ripresa del campionato, in un periodo in cui le squadre stanno subendo perdite enormi non conviene spendere altri denari per il protocollo, che prevede operazioni molto costose, oltre al ritiro permanente. Il teatrino continua ma prima o poi in un modo o nell’altro bisognerà prendere una decisione.

In tutto questo l’Unione Sportiva Lecce naviga a vista con il solo intento di condurre l’intera società in un porto sicuro qualsiasi sia la decisione finale del Governo, perché a scrivere la parola fine oppure nuovo inizio dovrà essere proprio il Governo.

A tal proposito, così abbiamo già raccontato, l’Acaya Resort è pronto ad aprire i battenti ed ospitare la compagine giallorossa al completo, quindi dal punto di vista logistico la società di Via Col. Costadura è già pronta.

Saverio Sticchi Damiani, presidente US Lecce (foto P.Pinto)

Dal punto di vista economico vuole rimanere una società virtuosa e con i conti in ordine, a tal proposito il presidente Sticchi Damiani ha già intavolato la trattativa con i calciatori per la riduzione dello stipendio partendo dal presupposto che nei mesi in cui non si è giocato non è stato maturato nessun compenso. Il rapporto con gli atleti è ottimo e non ci dovrebbe essere nessun problema a mettere nero su bianco e continuare in serenità il rapporto professionale.

Se si dovesse ricominciare servirà un vero e proprio miracolo dal punto di vista della preparazione fisica per cercare di limitare al massimo gli infortuni, specialmente muscolari.

Dopo più di due mesi di inattività i calciatori avrebbero poche settimane per entrare in forma ed affrontare, sotto al sole cocente dell’estate, 12 gare, 2 a settimana, per 6 settimane: unica via percorribile per finire i campionati qualora sarà ritenuta attenuata l’emergenza sanitaria.

Fabio Liverani, allenatore del Lecce (foto Pinto)

La squadra di Liverani affronterebbe in sequenza Milan, Juventus, Sampdoria, Sassuolo, Lazio, Cagliari, Fiorentina, Genoa, Brescia, Bologna, Udinese e Parma con l’intento di aggiungere 15 punti ai 25 già acquisiti che significherebbero salvezza certa.

Una vera e propria guerra sportiva per far continuare lo spettacolo che forse a questo punto non è più spettacolo.

Questo è il calcio moderno: un gioco al massacro a porte chiuse ed i tifosi a casa senza nessuna voglia di esultare.

M.C.

Articoli correlati

Coda 100 e lode: il Lecce batte il Frosinone e si rilancia

Redazione

Con la Turris per i tre punti: la Virtus Francavilla vuole ritornare a sognare

Redazione

Esame Virtus Bologna per la Happy Casa. A Brindisi una mostra per rivivere la storia

Redazione

Magrì sulla defiscalizzazione dei club: “Accanto a Ghirelli. Pronti a non scendere in campo”

Redazione

Ct Maglie: esordio casalingo contro Trento

Redazione

Lecce, seduta al mattino. Sempre in differenziato Blin e Dermaku

Redazione