Cronaca

Covid, in Puglia superati i 2mila casi. Nel Salento +64 contagi e 3 decessi. A Maglie muore il farmacista

SALENTO- In Puglia, è stata sfondata la soglia dei 2mila casi di Coronavirus, che era inizialmente stata prevista per il 25 marzo. E’ l’onda d’urto dei rientri dal nord Italia ma anche dei contagi in diverse case di cura della regione, tra cui quella di Soleto. In questa giornata, è stato più cospicuo il numero di test processati: 1.345, a fronte di una media giornaliera di 900. Riscontrati 131 casi, che nel totale ora in Puglia arrivano dunque a 2.077.  Sono 786 le persone in isolamento, 763 i ricoverati, 65 i guariti, 144 i deceduti. Gli ultimi 15 risalgono alle ultime ore: 8 in provincia di Bari, uno nella Bat Bat, 2 a Brindisi, 3 a Foggia, uno a Lecce. Sono ben 53 in tre giorni i decessi riportati nei bollettini regionali. A questi si aggiunge quello avvenuto in giornata a Maglie: si tratta di un anziano farmacista, che nei giorni scorsi era risultato positivo assieme alla moglie. Era in terapia intensiva al Fazzi.

Nelle ultime ore, nelle tre province salentine, si contano tre morti e 64 contagi in più: nel Leccese sono 32, nel Brindisino 17 e nel Tarantino 15. Tra i nuovi comuni interessati ci sono Miggiano e Trepuzzi.

Il sindaco di quest’ultimo comune, informato dall’Ufficio Igiene dell’ASL di Lecce, ha comunicato in mattinata alla cittadinanza, “onde evitare inutili fughe di notizie che potrebbero scatenare il panico”, l’accertamento del primo caso ufficiale di Covid-19. La persona era già stata sottoposta a quarantena preventiva e attualmente si trova ricoverata al Fazzi. Si tratta di un medico, che però non è in servizio nell’ospedale di Lecce ma in un altro nosocomio della provincia. Avrebbe contratto il virus durante una visita a Surbo e i sintomi sarebbero emersi subito, tanto che non sarebbe più rientrato in corsia da allora, preservando il suo ambiente di lavoro. Nei giorni scorsi, era risultato positivo un altro trepuzzino che però da due mesi aveva spostato la residenza altrove.

Il sindaco di Miggiano Michele Sperti, invece, non ha ancora conferma di alcun caso nella sua comunità, che pure rientra nella geografia del bollettino, in base alla quale, inoltre, aumentano i casi a Ginosa e Palagiano, nel Tarantino, dove si raggiunge la fascia 6-10.

Si registra, poi, il secondo caso di contagio sulla nave Proteo, alla fonda nel porto esterno di Brindisi: svolge lavori per conto della multinazionale Tap che sta realizzando il gasdotto a Melendugno e a bordo era già stata rilevata la positività si un biologo marino. Quest’ultimo era rientrato a Roma il 19 marzo e i risultati del tampone hanno confermato il Covid il 28 marzo. Nelle scorse ore, è giunto il risultato per un secondo uomo, sbarcato in mattinata con un battello al porto di Brindisi e ricoverato al Perrino. La nave non è stata fatta attraccare all’interno del porto e la Capitaneria è al lavoro per garantire comunque la sua sicurezza. Sono stati sottoposti a tampone altri quattro membri dell’equipaggio che presentano sintomi ascrivibili al Coronavirus e già confinati nei propri alloggi. “Apprendiamo oggi con ancora più sgomento e incredulità della nave in quarantena. Noi – dice il sindaco di Melendugno, Marco Potì – riteniamo da tempo, assieme ad altri sindaci, che è urgente e non più rinviabile la sospensione del cantiere per il gasdotto Tap-Snam”. La richiesta, firmata da sette primi cittadini, è già stata inoltrata alla Prefettura di Lecce, motivata dalla compresenza di lavoratori provenienti da fuori regione e anche dalle ex zone rosse del nord Italia. Ad oggi, però, i lavori vanno avanti.

In totale, dunque, i positivi nel Leccese salgono a 353, nel Brindisino a 208, nel Tarantino 163. La prima provincia colpita è Bari, che conta 700 casi (+45 nell’ultima giornata); seguita da Foggia (502 totali, +12 oggi) mentre ultima è la Bat (126 casi, +10 oggi).

Per “scoprire” eventuali contagi tra gli asintomatici, anche Lizzanello, al pari di Tricase e Bari, farà effettuare test per la diagnosi precoce, donati dall’associazione Uniti per la Vita, a sanitari, operatori e pazienti delle case di riposo, polizia locale e forze dell’ordine, operatori ecologici e volontari addetti alla distribuzione alimentare.

Gran parte dei contagi, com’è noto, avviene in famiglia. “La Protezione Civile – fa sapere la Regione – ha già fatto una prima valutazione sui numeri: sarebbero circa 1.500 persone” quelle che sono state in contatto con contagiati e potrebbero voler effettuare la quarantena al di fuori dal nucleo familiare.  Anche per loro, oltre che per il personale medico e paramedico che opera negli ospedali, si stanno mettendo a disposizione strutture alberghiere, per garantire l’isolamento. 

A preoccupare di più continuano ad essere le “prime file”, cioè i sanitari. Nel Leccese, dopo il focolaio a Copertino, ora riconvertito in ospedale per le degenze post Covid, i contagi al Sacro Cuore di Gallipoli hanno portato a un dimezzamento delle sue funzioni e si sono registrati alcuni casi di positività a Galatina e Lecce. A Taranto, è emerso il caso della clinica Villa Verde, con 9 contagi, di cui sette pazienti, un operatore sociosanitario e un dipendente. A Ginosa, invece, la rsa Villa Genusia ha smentito i sindacati confederali, che avevano annunciato la presenza di casi di positività: “Né ospiti né operatori contagiati”, ha ribadito la direzione.  A Castellaneta, dove c’è stato l’importante focolaio dell’ospedale San Pio, sono 32, di cui 22 tra medici, infermieri e oss. A Brindisi, nell’ospedale Perrino è stato chiuso il reparto di Pneumologia; sono risultati positivi il primario e due medici di Chirurgia e sono diversi gli altri casi tra il personale. Per le prossime ore il prefetto ha convocato l’assemblea dei sindaci in videoconferenza: l’Ordine dei Medici aveva già espresso forti perplessità sul rendere il Perrino ospedale Covid, poiché la sua conformazione non consentirebbe una divisione netta tra i reparti. Nel frattempo si vuole attrezzare come nosocomio dedicato quello di Ostuni, nel quale dal 6 aprile verranno chiusi Chirurgia generale e Ortopedia, con personale temporaneamente trasferito a Brindisi e Francavilla Fontana. 

 

 

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