BRINDISI- Stava portando via dall’ospedale Perrino di Brindisi farmaci, mascherine, guanti, Amuchina e altro, ma è stato colto in flagranza dai carabinieri del Nas. Per questo, nella tarda serata di giovedì, un assistente tecnico del reparto di Nefrologia e Dialisi è stato arrestato con l’accusa di peculato.
Per la Procura di Brindisi, che ha reso noto l’accaduto con un comunicato stampa, la gravità dell’evento deriva non solo dal fatto che l’uomo rivestisse i panni di pubblico ufficiale ma anche perché l’episodio si è verificato in questo momento di particolare rilevanza sociale quale è l’emergenza da Coronavirus. Gli stessi ospedali stanno centellinando il materiale a disposizione, in attesa che possano arrivare le scorte promesse da Regione e governo.
Il dipendente della Asl è ora ai domiciliari. I militari lo hanno sorpreso proprio mentre si appropriava del materiale sanitario, e nella sua autovettura sono stati ritrovati una confezione da 50 pezzi di mascherine chirurgiche monouso; una confezione da 200 pezzi di guanti; un flacone da mezzo litro di Amuchina Med riportante le indicazioni “confezione ospedaliera”; e poi ancora “sodio cloruro iniettabile”, un anestetico e diverse confezioni di ago cannula e garze idrofile sterili. La perquisizione è stata estesa al domicilio, dove sono state rinvenute altre mascherine chirurgiche non imballate o in confezioni da 50; altri guanti e altri farmaci. Tutto il materiale è stato restituito dal magistrato di turno al Perrino, proprio a causa della situazione emergenziale e dell’indisponibilità del materiale sanitario già da tempo contingentato.
