ALEZIO- Il Comitato Salviamo l’Arpa non è solo: contro la realizzazione di una grande cava d’argilla in quella contrada, ad Alezio, si schierano anche diversi enti tecnici, dopo il voto contrario anche in Consiglio regionale. Prima Arpa Puglia, poi l’Autorità di Bacino, infine in mattinata è giunto anche il no dell’Ufficio attività estrattive della Regione. Fuori dal municipio, durante lo svolgimento della conferenza dei servizi conclusiva della procedura di Valutazione di impatto ambientale, c’erano gli attivisti che da anni si battono per impedire quello che a loro avviso sarebbe un autentico sfregio.
A presentare il progetto, il secondo, è stata la società Geoambiente srl di Cavallino, già nota nel settore rifiuti, come gestore, ad esempio, della discarica d’amianto a Galatone o per aver presentato il progetto di impianto di trattamento dell’amianto con il siero del latte a Cavallino. Dettaglio non da poco per la cava di Alezio, però, è la presenza di una falda continua sottostante al luogo in cui dovrebbe sorgere, motivo per cui il progetto contrasterebbe con il Piano Regionale delle Attività Estrattive.
“La presenza di tale falda – dicono i referenti del Comitato – era nota e ampiamente documentata anche dai residenti e da rilievi geologici effettuati in diversi periodi dell’anno. Peraltro la stessa ditta ne aveva riconosciuto la presenza nella prima fase progettuale”.
La partita non è ancora chiusa: il responsabile unico del procedimento dovrà formalizzare il proprio parere, una volta trascorso il termine per le controdeduzioni della ditta.
Intensa l’opera di sensibilizzazione e di raccolta firme da parte delle associazioni. E il comitato esulta ma resta prudente: “Si tratta di una vittoria – dicono i rappresentanti – ma non abbassiamo la guardia e continueremo a mobilitarci sempre per tutelare il nostro territorio”.