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Petriccione e quella Fiorentina che non ha creduto in lui. “Sono legato a Firenze. Il Lecce meriterebbe di più”

ACAYA – (di Tonio De Giorgi) Con il Lecce Jacopo Petriccione torna nella città che lo adottò calcisticamente, nel 2013 poteva offrirgli il grande palcoscenico della Serie A, ma quel giorno non è mai arrivato e ora ci torna con la maglia del Lecce. Il centrocampista goriziano ha vestito la maglia viola, quella della Primavera e non ha mai esordito in prima squadra. “Sono molto legato a Firenze nonostante non abbia mai debuttato in prima squadra – afferma il mediano giallorosso -, ci sarà una grande emozione, è la partita che forse aspetto di più rispetto a molte altre, per me sarà bello poter scendere in campo, al Franchi, lo sognavo”. Nella squadra di Montella troverà molti suoi ex compagni come Venuti, insieme nel Lecce della passata stagione; Federico Chiesa, con il quale ha giocato un anno nella Primavera della società gigliata, e poi pure Sottil e Ranieri. “Stanno facendo molto bene e sono contento per loro – continua -, a me fa solo piacere vederli in prima squadra”. La formazione leccese avrà di fronte una squadra reduce da due sconfitte esterne consecutive non vince in casa dal 6 ottobre scorso. “La Fiorentina è una squadra forte, ha giocatori importanti sia a centrocampo che in attacco, non si ridimensiona per una sconfitta”, aggiunge il biondo centrocampista, che evidenzia i progressi fatti dal Lecce. “Ci siamo ambientati di più alla categoria e si vede – sostiene -, siamo più compatti e anche quando ripartiamo riusciamo a fare più male, credo che nelle ultime giornate siamo diventati più squadra, ma come abbiamo visto non basta e ci manca sempre qualcosina per portare a casa i tre punti che meritiamo sicuramente”. Ancora una volta ribadisce la sua adattabilità a giocare interno, ruolo che copre spesso da quando è arrivato Tachtsidis, nella passata stagione. “Per il tipo di gioco che vuole il mister anche da mezzala ho la possibilità di impostare andando a prendere la palla dai difensori – ripete -, anzi quest’anno mi viene meglio, forse, giocare mezzala perché le altre squadra vengo a prenderti sul play, quindi su Tachtsidis, pertanto lasciano spazio a me per poter impostare con la rotazione che facciamo in mezzo al campo. Mi trovo bene in entrambi i ruoli perché posso esaltare le mie caratteristiche”.

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