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Fotovoltaico, da opportunità a incubo: progetti per altri 500 ettari

BRINDISI- L’assalto era già iniziato a giugno, ma a settembre è stato il boom: nuove richieste per l’installazione di enormi centrali fotovoltaiche in piena campagna piovono sul Salento. I progetti ricadono tutti nell’agro del Comune di Brindisi, dislocati soprattutto lungo la dorsale compresa tra San Pietro Vernotico, Tuturano e Mesagne, tra la provinciale 79 e la statale 16, una zona già ampiamente segnata dalla presenza delle grandi distese di silicio.

Centinaia gli ettari interessati dei nuovi progetti, anche se è difficile tenere il conto preciso, visto che è quasi sempre accuratamente omessa l’estensione della superficie. La potenza degli impianti, tuttavia, è la spia che consente di affermare, al di là di ogni dubbio, che nel complesso si rischia di travolgere non meno di ulteriori 500 ettari. Si badi bene: si tratta di aree agricole che rischiano di essere trasformate in impianti industriali per la produzione di energia elettrica, in una terra in cui i dati Ispra hanno già certificato l’abuso del consumo di suolo, anche a causa del megafotovoltaico.

Cinque nuove istanze per l’avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale sono state presentate alla Provincia di Brindisi. A fine settembre, sono stati depositati i progetti più estesi, per un totale di 243 Mw, da parte di 4 società che sono tutte collegate tra loro: hanno stessa sede a Bolzano, allo stesso indirizzo (Galleria Vintier, 17) e con gli stessi amministratori (Nikolaus Von Einem e Andrea Cristini). La prima è la Tuturano srl, che intende impiantare il progetto più grande della potenza nominale di 96,18 Mw suddivisi in 26 sottocampi, appunto nelle campagne di Tuturano. La seconda è la Ricchiuti srl, che poco lontano da lì, in località Masseria Chiodi, lungo la statale 16 verso San Pietro Vernotico, vorrebbe costruire un altro enorme parco fotovoltaico da 89,64 Mw, suddiviso in 23 sottoaree. La terza società con stessa sede e stessi amministratori è la Baroni srl, che nella contrada omonima sempre in agro di Brindisi ma più vicino all’Auchan di Mesagne, punta a ottenere l’ok ad un impianto di altri 41,44 Mw. La quarta è la Depalma srl che in contrada Casignano, non lontano da Restinco e dal canale Cillarese, prevede di realizzare un ulteriore impianto di 15,4 Mw suddiviso in 4 sottocampi. I progetti sono quasi l’uno fotocopia dell’altro e in ogni caso si parla di impatti ambientali nulli, di non ripercussioni sul patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale. Queste 4 società hanno gli stessi amministratori e sede della Guarini srl che, come già abbiamo raccontato, chiede di realizzare altri 33 Mw a Brindisi in contrada Vaccaro. In quella stessa area anche una società di Trento, la Hepvos srl (via Alto Adige 160/A, legale rappresentante Gianni Bosin), vuole installare un altro impianto da 8,2 Mw.

A questi progetti se ne aggiungono almeno altri sei: la milanese Peonia Sol (amministratore Sapienza Massimo Daniele) vuole realizzarne uno da 33 Mw in località Masseria Argentoni a Erchie; la barese My Sun uno da 11,4 Mw su 30 ettari tra Mesagne e Brindisi; la veronese Enit un altro da 43,4 Mw tra Brindisi e Torchiarolo; altre due società milanesi, tra loro collegate, sono la Solar Italy VII che punta a 49,62 ettari (35 Mw) a Francavilla Fontana e la Solar Italy IX srl ad altri 3 a Copertino, tanti quanti la Sunnergy Group spa (che ne ha già altri 8 in provincia di Lecce e Brindisi) vorrebbe realizzarne a Guagnano.

 

Tiziana Colluto

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