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Terreni svenduti per il nuovo assalto fotovoltaico: sarà pioggia di progetti

BRINDISI- Non solo due, ma una pioggia di megaimpianti fotovoltaici è pronta ad allagare, ancora una volta, le campagne della provincia di Brindisi. Il territorio si deve preparare al nuovo assalto. Perché questo è ciò che si prospetta: progetti da 60-70 Megawatt ciascuno, per un minimo di 70-80 ettari ognuno, sono in fase di predisposizione e molto probabilmente saranno depositati ufficialmente nelle prossime settimane o nei prossimi mesi. Società del nord Italia ma anche del nord Europa, tedesche soprattutto, si sono già presentate nell’Ufficio Urbanistica del Comune di Brindisi per chiedere informazioni. La conferma arriva direttamente dal sindaco Riccardo Rossi.

Anche se non sono più gli incentivi pubblici ad attrarre, gli impianti sono ormai diventati remunerativi di per sé. E questo sta scatenando la nuova corsa ai progetti, abbinata all’altra corsa, quella all’accaparramento dei terreni agricoli: troppo basso il loro valore e così in questi mesi moltissimi proprietari terrieri brindisini sono stati avvicinati da emissari delle società interessate a concludere contratti preliminari di acquisto o di concessione dei diritti di superficie da allegare ai progetti. “Ormai è notorio”, chiosa il sindaco Rossi. Che pone il problema di come governare il fenomeno: in qualità di presidente della Provincia, sta valutando un regolamento per individuare le aree in cui poter destinare questi impianti, terreno scivoloso visto che i precedenti sono stati impugnati e azzerati.

Al momento, sono due le proposte ufficialmente presentate nelle scorse settimane, entrambe da società milanesi, a Erchie e Francavilla Fontana. La prima è della Peonia Sol srl, 33,6 Mw a Erchie, in località Masseria Argentoni, dove si prevede l’installazione di 83.972 pannelli. Il secondo progetto, per 35 Mw, è della società Solar Italy VIII srl: l’impianto dovrebbe ricoprire 49,62 ettari, suddivisi in tre parti su particelle agricole attualmente destinate a seminativi, vigneti e oliveti tradizionali. Il sindaco di Francavilla Antonello Denuzzo tira il freno a mano.

Entro metà agosto dovranno essere depositate le prime osservazioni tecniche. Ma la battaglia è anche e soprattutto politica e richiede strumenti di governo del territorio, anche a livello regionale, in grado di trasformare un rischio in opportunità.

Tiziana Colluto

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