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Un Verona spregiudicato espugna il Via del Mare. Lecce confuso.

LECCE (di M.Cassone) – Il Lecce torna a casa per la seconda giornata del campionato di serie A 2019-20 e trova 24418 spettatori ad attenderlo sotto i riflettori d’uno stadio vestito di nuovo; è l’alba d’una nuova era al Via del Mare che alla sua prima di A, dopo sette anni, ospita il Verona ma è una serata che si chiude in modo negativo per i colori giallorossi.
Prima del fischio d’inizio del sig. Sacchi di Macerata, le squadre osservano un minuto di raccoglimento in memoria dell’ex patron del Lecce Giovanni Semeraro.

Liverani e Juric, duri, massicci, lavoratori; Lecce e Verona due neopromosse che si affrontano a viso aperto.

Un’azione pericolosa per parte nei primi 10 minuti: Lucioni di testa al 2° con palla di poco a lato e al 10° Rramhani impegna Gabriel. Nel primo tempo gioca meglio il Verona, la chiave della gara è il centrocampo dove Henderson annulla Tachtsidis e le fasce dove Faraoni e Lazovic pungono puntualmente. Al 21° Zaccagni colpisce il palo e al 37° serve Lazovic che calcia ma Gabriel si salva con il corpo. Qualche buon lampo di Falco. Il primo tempo termina a reti bianche.
Nella seconda frazione il Lecce parte meglio ma non esprime il solito gioco a cui ha abituato tifosi e addetti ai lavori; a soffrire inizialmente è il Verona che dopo il 60° inizia ad uscire dalla propria metà campo facendo capire di essere vivo e di volere la vittoria e al minuto 81 stappa la gara con l’ex di giornata Pessina, entrato al posto di Hendersen, che trova un buco in area leccese e batte Gabriel ma non esulta.
I giallorossi si riversano in avanti potrebbero pareggiare all’87° con Mancosu ma Silvestri dice di no. Ma è poca roba quella offerta dai padroni di casa che sono in confusione e hanno poca lucidità.
La gara termina dopo 5 minuti di recupero ed il Lecce sbatte contro la dura realtà della serie A e dopo le due giornate si ritrova a 0 punti in classifica pagando il fattore “cantiere aperto” in cui ancora nulla è definitivo ma bisogna fare in fretta. La sosta aiuterà i salentini ad entrare più in palla perché in questo match c’è stato un netto passo indietro anche sul piano del gioco.
Bene il Verona, dopo il pareggio col Bologna espugna il Via del Mare e si ritrova con 4 punti in classifica.

PRIMO TEMPO – Il tecnico dei giallorossi sceglie Gabriel in porta; Benzar, Rossettini, Lucioni e Dell’Orco in difesa; Shakhov Tachtisdis e Majer a centrocampo; il rientrante Mancosu dietro le punte Falco e Lapadula.

Uno squalificato per parte, nel Lecce Farias, nel Verona Dawidowicz.

Il tecnico gialloblù risponde con Silvestri tra i pali, Rrahmani, Kumbulla e Gunter a formate il trio difensivo; con Faraoni, Henderson, Veloso, Lazovic a supporto di Zaccagni e Amrabat posizionati dietro all’unica punta Tutino.

Al 2° Mancosu sguscia via e Kumbulla sulla trequarti lo atterra: cartellino giallo e punizione. Batte Falco in mezzo, arriva Lucioni impatta di testa e la sfera termina di poco fuori.
Al 10° risponde il Verona con Rrahmani di testa che impegna Gabriel, ottimo intervento del portiere giallorosso.
Al 21° Veloso matte un corner e Zaccagni di testa colpisce il palo.
Meglio il Verona del Lecce che si difende a denti stretti ma non riesce a rendersi pericoloso.
Al 22° fallo di Rossettini su Zaccagni, giallo per lui.
Al 26° Faraoni prova il diagonale da fuori area, palla di poco fuori.
Lecce ancora in difficoltà Faraoni e Lazovic fanno quello che vogliono; Shakhov e Tachtsidis non riescono a chiudere bene la fase difensiva.
Al 32° squillo del Lecce: vola Falco sulla fascia la mette in mezzo e Lapadula stacca con un buon tempo ma sbaglia l’impatto con la sfera. Al 34° Benzar crossa per l’inserimento di Shakhov che di testa manda fuori.
Poi ruggisce il Verona e al 37° Lazovic servito da Zaccagni si ritrova davanti a Gabriel che fa muro col corpo e salva il Lecce. Botta e risposta: fraseggio Falco e Lapadula libera la difesa.
La lavagnetta luminosa segnala 2 minuti e il Lecce va vicinissimo al vantaggio; Falco punta Gunter, cede a Mancosu, cross per Lapadula che non sbaglia di misura e subito dopo Mancosu calcia alto.
Termina 0-0 la prima frazione.

SECONDO TEMPO – Il Lecce parte in avanti e si rende pericoloso al 47° Dell’Orco va sul fondo serve la sfera in mezzo all’area, si libera al tiro Majer e calcia ma non è preciso. I padroni sono aggressivi e fanno la gara. Al 50° Dell’Orco crossa in mezzo, si gira Shakhov calcia e Kumbulla tocca col braccio sinistro ma arbitro e Var lasciano proseguire.
Al 59° inizia con un cambio per parte il valze rdelle sostituzioni: nel Lecce Rispoli per Benzar, nel Verona Verre per Tutino. E al 65° La Mantia rileva Shakhov. Al 74° Pessina entra al posto di Henderson per gli scaligeri.

Al 78° punizione per un fallo di Kumbulla su Tachtisidis; lo batte Falco e brivido per il Verona per un colpo di testa di Lapadula, che anticipa anche Lucioni, ma la sfera termina fuori.
Subito dopo nuovo cambio per Juric fuori Kumbulla dentro Bocchetti.

Poi gli ospiti si riversano in avanti e al minuto 81 si smarca Pessina in area e la mette dentro, proprio lui, ex di giornata, che non esulta

Liverani effettua il cambio: fuori Dell’Orco dentro Calderoni.

Lecce si riversa rabbiosamente in avanti a va vicino al pareggio all’87° con Mancosu ma Silvestri compie un miracolo e devia in angolo.
La squadra di Liverani attacca, la lavagnetta segnala 5 minuti di recupero e nulla accade più.
Male il Lecce bene il Verona.
C’è tanto da lavorare per Liverani, Juric invece può sorridere.

IL TABELLINO

LECCE – VERONA 0-1

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Benzar (59° Rispoli), Rossettini, Lucioni, Dell’Orco (82 Calderoni); Majer, Tachtisdis, Shakohv (65° La Mantia); Mancosu; Falco, Lapadula. A disposizione: Vigorito, Bleve, Riccardi, Vera, Petriccione, Haye, Dubickas, Tabanelli, Gallo, Calderoni. Allenatore: F. Liverani

VERONA(3-4-2-1): Silvestri, Rrahmani, Kumbulla (78° Bocchetti), Gunter; Faraoni, Henderson (74° Pessina), Veloso, Lazovic; Zaccagni, Amrabat; Tutino (59° Verre). A disposizione: Berardi, Radunovic, Pazzini, Traore, Tupta, Danzi, Salcedo, Empereur, Adjapong. Allenatore: Juric.

ARBITRO: sig. Juan Luca Sacchi di Macerata

ASSISTENTI: sig. Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia e dal sig. Valerio Colarossi di Roma 2; IV UOMO sig. Alessandro Prontera di Bologna, V.A.R sig. Antonio Giua di Olbia e A.V.A.R. sig. Pasquale De Meo di Foggia.

MARCATORI: 81° Pessina (V)

AMMONITI: 2° Kumbulla (V), 22° Rossettini (L), 65° Gunter (V), 67° Verre (V), 85° Majer (L)

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