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Consiglio di Stato ribalta decisione del Tar: la Puglia torna “plastic free”

LECCE – L’udienza di merito si discuterà il 29 agosto ma, nel frattempo, l’ordinanza della Regione resta ferma e operativa. Le spiagge pugliesi tornano ad essere plastic free, almeno fino a fine estate.

È l’effetto della decisione del Consiglio di Stato che, nelle scorse ore, ha accolto l’istanza cautelare della Regione Puglia sospendendo il provvedimento del Tar Puglia che aveva, a sua volta, sospeso l’ordinanza balneare che bandiva la plastica dalle spiagge.

A darne notizia sono il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il coordinatore dell’Avvocatura regionale Rossana Lanza.

Con questo decreto il Consiglio di Stato ha in sostanza reintrodotto il divieto di utilizzo della plastica in lidi e spiagge Pugliese. Secondo il giudice che ha accolto l’istanza della Regione, l’Ordinanza è stata emanata nel legittimo esercizio delle prerogative dell’ente in materia di tutela del demanio costiero, avendo perseguito “indirettamente -scrivono i giudici- l’effetto di innalzare il livello minimo di tutela imposto dallo Stato in materia ambientale”.

Per i giudici amministrativi di appello, inoltre, l’ordinanza della Regione Puglia non contrasterebbe in alcun modo con la direttiva europea 2019/904 del 5 giugno 2019, in quanto “l’ordinanza regionale -si legge ancora nelle motivazioni del Consiglio di Stato- si limita a vietare l’uso di prodotti in plastica monouso nelle sole aree demaniali marittime e non incide, viceversa, sulla produzione e distribuzione di tali prodotti, cui si rivolge la disciplina europea”.

 

ESULTA IL WWF ITALIA:

Il WWF Italia, già intervenuto nel giudizio di primo grado a difesa dell’Ordinanza balneare pugliese, accoglie con favore il provvedimento del Consiglio di Stato ed intende sostenere le ragioni  dell’ambiente e  del mare, al fianco della Regione, anche  davanti al giudice  d’appello difendendo il divieto di uso di plastiche monouso e non compostabili  in tutte le  aree del demanio  marittimo.

Siamo davvero soddisfatti che sia stata ribaltata la decisione del Tribunale Amministrativo di Bari, cui si erano rivolte  alcune aziende di produzione  e distribuzione di  bevande per far annullare  il provvedimento.  Siamo certi che questo possa essere un segnale positivo per stimolare iniziative  analoghe di altre  regioni e spinga i produttori e distributori di oggetti di plastica usa e getta ad avviare strategie  di dialogo e investire, invece che in avvocati  e ricorsi, in prodotti  innovativi  ed ecosostenibili.

L’importanza dell’iniziativa della Regione Puglia viene confermata con il provvedimento del Consiglio di Stato che sostiene: “Rilevato peraltro che, in linea di principio, le Regioni possono dettare, nell’ambito delle materie rientranti nella propria competenza, disposizioni che indirettamente determinino standard di tutela ambientale più elevati di quelli fissati da norme statali”.

Un ringraziamento particolare agli avvocati del Panda, Lara Marchetta e Giuseppe Delle Foglie, che hanno curato l’intervento ad opponendum del WWF ed evidenziano che: “Il Consiglio di Stato, nel provvedimento monocratico, pare aver condiviso, pur in questa prima fase cautelare, le tesi da noi argomentate avanti il Tar Bari in ordine alla legittimità dell’azione amministrativa regionale che si è mossa all’interno del perimetro normativo costituzionale, interno ed euro-unitario. E, infatti, il Consiglio di Stato ha, tra l’altro, evidenziato come la gestione del demanio marittimo spetti solo e soltanto alle Regioni quindi correttamente la regione Puglia, nell’ambito della gestione integrata della costa (legge regionale n. 17/2015), ha adottato l’Ordinanza balneare 2019. In tale ottica aver previsto limiti e divieti all’uso di plastica monouso negli stabilimenti balneari garantisce, in linea con orientamenti giurisprudenziali ormai pacifici, una tutela ‘rafforzata’ in materia ambientale pienamente consentita alle regioni. E tanto è avvenuto sulla scorta di un quadro regolamentare UE, espressamente richiamato nelle difese WWF di prime cure, piuttosto netto ed inequivocabile. Per tale motivo le argomentazioni già portate all’attenzione del Tar Bari saranno ribadite con forza anche dinanzi al Consiglio di Stato ed auspichiamo che quest’ultimo confermi il decreto monocratico all’esito della prossima discussione in Camera di Consiglio”.

Il WWF Italia apprezza e incoraggia l’iniziativa della regione Puglia, che va verso la corretta diminuzione dell’utilizzo, ormai davvero sconsiderato, di bicchieri, piatti, posate e bottiglie di plastica monouso. La plastica rappresenta il 95% dei rifiuti del mare e ha dei primati incredibili di ‘resistenza’ nell’ambiente marino, basti pensare che un bicchiere resta in mare fino a 20 anni, una busta fino a 50 mentre un filo da pesca può durare fino a 600 anni. E sono 134 le specie mediterranee che ingeriscono plastica tra cui cetacei, tartarughe e uccelli. Il WWF Italia è in prima linea nella lotta contro l’inquinamento da plastica in natura, e anche quest’anno, con la campagna GenerAzione Mare e il tour Spiagge #PlasticFree, porta avanti una serie di eventi e iniziative che, per tutta l’estate, coinvolgeranno volontari, istituzioni, personaggi famosi, enti, comunità locali, pescatori e aziende sull’emergenza plastica in mare.

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