BARI – Sì all’istituzione dell’area Sic nelle acque di San Foca, in corrispondenza di San Basilio. Arriva il placet della Regione alle richieste delle 75 associazioni e degli amministrazioni locali che, guidati dal sindaco di Melendugno, Marco Potì e dal sindaco di Martano, Fabio Tarantino, hanno consegnato al governatore Michele Emiliano, le firme raccolte in pochissime ore.
La riunione, seguita a distanza dai manifestanti che nel frattempo piantonavano l’esterno della nuova sede del Consiglio regionale, è stata animata, a tratti tesa. Ma alla fine l’accordo si è trovato. Emiliano ha parlato di una “ragionevole aspettativa che la zona Sic sia istituita”. L’istruttoria – ha aggiunto – terminerà entro l’estate, dopo aver siglato una intesa tra Regione e Comuni interessati. Ma, avverte il governatore, non si leghi il tutto ai lavori del gasdotto Tap: “Va precisato – ha chiarito Emiliano – che chi ha progettato Tap, l’ha progettato come se la zona Sic esistesse già. Ha già fatto una valutazione di incidenza. Quindi non è automatico che si ottenga la sospensione dei lavori della Tap con l’isittuzione della zona Sic. Bisognerà verificare se, alla luce di queste nuove emergenze, ci sia effettiva incompatibilità. Non creiamo false aspettative. Ciò posto l’istituzione del Sic è doverosa, non può essere motivata dal fatto di impedire l’approdo di Tap. Questo deve essere chiaro”.
Ma, è la richiesta di Potì, si faccia in fretta: “Noi chiediamo soltanto una accelerazione delle indagini e della procedura – ha commentato a margine il sindaco di Melendugno -. Le Università di Bari e del Salento ci dissero che sono necessari tre giorni di barca. Siamo disposti come Comuni e Provincia, a mettere a nostre spese, dieci imbarcazioni, purché si faccia presto. Se c’è un habitat da tutelare, bisogna fare in fretta”.
L’istituzione dell’area Sic a Melendugno, si è detto, è necessaria a prescindere da tutto. E, in più, servirà per congiungere le due aree a nord e a sud, Cesine e Laghi Alimini.