LECCE- Circa ventimila reati perseguiti in un anno, il 78 per cento di quelli denunciati in tutto il Leccese; 807 arresti; oltre 54mila servizi di pattuglia e di ordine pubblico; 842 incidenti stradali rilevati; 280mila chiamate al 112, cioè oltre 750 al giorno. Non sono solo numeri. Sono la dimensione plastica di un impegno che è fatto dalle donne e dagli uomini che indossano la divisa dei carabinieri e che garantiscono quotidianamente sicurezza sì ma anche esercizio di diritti. L’Arma ha compiuto 205 anni e Lecce l’ha celebrata con una festa militare intensa in piazza Duomo, gremita di autorità ma anche di studenti e semplici cittadini.
Molto seguito il discorso del Comandante Provinciale di Lecce, Col. Giampaolo Zanchi, che ha ricordato il Maresciallo Maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, pugliese, ucciso lo scorso 13 aprile, a Cagnano Varano in provincia di Foggia. Anche con questo omaggio si è rispolverato il legame tra l’Arma e le comunità locali, di cui spesso le stazioni dei carabinieri sono l’unico presidio.
Un legame speciale quello tra Zanchi e il Salento, rimarcato nel suo saluto in vista del suo trasferimento in Sicilia.
A preoccupare più di tutto sono le “infiltrazioni della criminalità organizzata in Amministrazioni locali e in attività imprenditoriali. Risultanze investigative – ha spiegato Zanchi – che parallelamente agli sviluppi processuali costituiscono solide basi per l’adozione di provvedimenti di carattere preventivo e amministrativo. Questo dato deve far riflettere e deve spingere a non abbassare mai la guardia”
Tante le attività elencate, dalle operazioni più importanti dell’ultimo anno, come Labirinto del Ros, Var Bay sullo spaccio a Gallipoli, Short Message sul traffico di droga sull’asse Bari-Lecce e altre ancora, fino alla presenza nelle scuole e l’attenzione alle vittime vulnerabili dei reati di stalking, atti persecutori, truffe agli anziani. Una presenza costante e attenta, alla quale, almeno in questa occasione, è il territorio a dire grazie.
t.c.