TORRE COLIMENA- A bordo di un veliero di circa 14 metri, sono sbarcati, sulle spiagge di Marina di Manduria, im località Torre Colimena, 73 persone di probabile nazionalità pakistana. Tutti uomini, di cui 19 minorenni, sprovvisti di documenti. L’imbarcazione è stata individuata alla deriva nello specchio acqueo antistante, recuperata e sequestrata dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli. I migranti erano visibilmente provati da un estenuante viaggio di 9 giorni stipati nella stiva dell’imbarcazione. Sono stati accompagnati nello Stadio Comunale di Avetrana dove una equipe inter-istituzionale, composta carabinieri, poliziotti, personale del Comune di Manduria, della Protezione Civile e dell’Agenzia Frontex, volontari di diverse associazioni, nonché numerosi cittadini della comunità locale, si sono prodigati per prestare loro accoglienza e assistenza sanitaria.
Prima di essere trasferiti nel Centro Hotspot del capoluogo tarantino, le 73 persone appena sbarcate hanno fornito alle forze dell’ordine sia informazioni utili alla ricostruzione delle fasi della propria odissea intrapresa dalle coste turche, sia importanti particolari relativi ai due scafisti che li avevano condotti sulle coste del litorale ionico, descritti come due soggetti di etnia slava e dagli inconfondibili tratti somatici dell’Est Europa, identificati in Boiko Oleksii, nato in Ucraina, il 26.1.1981 e Cheromukhin Serhii, nato in Ucraina, il 30.9.1971. Questi ultimi, in tarda mattinata, sono stati bloccati mentre percorrevano a piedi la strada provinciale Avetrana – Manduria e una volta accompagnati in caserma, sono stati identificati e il PM di turno ha emesso un fermo di indiziato di delitto per “tratta di esseri umani” e “sfruttamento dell’immigrazione clandestina”. Da ulteriori testimonianze dei migranti, è emerso che ogni “passeggero” ha versato una somma pari a circa 5.600 euro ed è stato costretto a consegnare il proprio passaporto ai membri dell’organizzazione criminale.
