Cultura

Dieci anni di Festa della Scienza, per favorire il pensiero critico

ANDRANO- Della scienza si vuole rimarcare il ruolo sociale, quello di strumento per favorire il pensiero critico, per scardinare preconcetti e bufale, per far dialogare scienziati, istituzioni, politica, i giovani. Aiutando così la conoscenza e il merito. Punta a questi obiettivi la Festa della Scienza organizzata dal Comune di Andrano. Ma si porta dietro anche il bagaglio di quanto ha seminato già in questi primi dieci anni, sotto la direzione scientifica di Antonio Musarò, andranese di origine e in carica alla Sapienza di Roma.

In mattinata, l’avvio della prima tappa della tre giorni di appuntamenti fittissimi. Presso l’Istituto Enrico Mattei di Maglie, l’evento “Scienza senza barriere” ha portato gli studenti alla realizzazione di esperimenti e giochi scientifici, a cura di Silvia Piconese e Giuseppe Sciumè, entrambi dell’Istituto Pasteur Italia, che è partner essenziale dell’iniziativa.

Pier Paolo Di Fiore

L’evento è divenuto negli anni una occasione di confronto non soltanto sulle tematiche strettamente scientifiche, ma anche di divulgazione, scambio di buone pratiche, valorizzazione della cultura scientifica. La manifestazione è rivolta soprattutto al mondo della scuola, ma vuole arrivare a tutti, anche attraverso ospiti illustri, come, quest’anno, Elena Cattaneo (docente Università di Milano e Senatrice a Vita), Pier Paolo Di Fiore (Direttore del Programma di Novel Diagnostics, IEO-Milano), Fabrizio Nicastro (astrofisico INAIF), Angela Santoni (Direttore scientifico Istituto Pasteur-Italia), Mario Stefanini (membro Accademia dei Lincei), Isabella Saggio (direttore Master “La Scienza nella Pratica Giornalistica”, Sapienza Università di Roma), Daniela Ovadia (giornalista scientifica) e tanti altri.

Elena CattaneoFabrizio Nicastro

Il tema proposto per questa decima edizione è “Barriere biologiche e confini culturali”. L’intento resta quello di promuovere la centralità dei saperi come strumento per attrezzarsi mentalmente per fare da argine al dilagare dell’ignoranza e del pregiudizio e aiutare società e politica a capire il valore della conoscenza.

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