LECCE (di M.C.) – Estro e giocate di qualità in campo, garbo, educazione e pacatezza fuori dal campo; Filippo Falco, campione dentro e fuori dal rettangolo verde, è stato ospite di TeleRama, nella puntata 1475 di Piazza Giallorossa.
Ha parlato del momento del Lecce, di questa stagione perfetta in cui la squadra salentina ha dimostrato, seppur neopromossa, di dare filo da torcere a tutti, giocando un bel calcio:
“Quest’anno abbiamo dimostrato di potercela giocare si tutti i campi, quasi sempre siamo stati superiori all’avversario; le squadre prendono il carattere del proprio allenatore, il mister ci ha trasmesso la cattiveria, la consapevolezza e la personalità che lui aveva da calciatore. Già dalla partita di Benevento si è capito quello che questa squadra potesse fare quest’anno, non a questi livelli però avevamo dato già un bel segnale. – Afferma Falco- Il mister mi lascia tanta libertà in campo, a me come a Mancosu, anche se ci chiede la copertura che ormai nel calcio moderno bisogna fare”.
Nella vittoriosa gara sul campo di Perugia, espugnato dopo 71 anni sfidando anche la pioggia battente, ha messo a segno il suo settimo sigillo stagionale e lo racconta così:
“Prima ancora che La Mantia me la passasse sapevo già dove calciare in caso di passaggio, lui è stato bravo perché mi ha servito piano sul mancino e l’ho piazzata sul secondo palo”.
Una settimana particolare questa, è un lento cammino di avvicinamento a quella che al momento sembra la partita delle partite, e cioè la sfida col Brescia che rappresenta senza ombra di dubbio un possibile “pass” per la massima serie e il Via del Mare pullulerà di passione:
“È una settimana particolare, ci prepareremo e la affronteremo come tutte le altre. Sappiamo che è una partita delicata e fondamentale per arrivare nelle prime due, ci prepareremo come sempre sapendo che avremo dalla nostra un pubblico numerosissimo e spero ci sia il pienone che ci possa spingere alla vittoria”.
E chiude con un auspicio, spiegando come vorrebbe che diventasse la gara col Brescia: “Una festa”.
