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Bonifica ex Aspica, il Comune bussa alla Regione

LECCE- Il Comune di Lecce bussa alla porta della Regione Puglia per chiedere di coprire i costi di bonifica dell’ex deposito Aspica, nella zona industriale di Lecce. Il costo stimato è di 1,3 milioni di euro, spesa che, in teoria, dovrebbe sopportare la società, che però è in liquidazione da tempo e, come denunciato da Telerama, ha un liquidatore che come sua residenza ha fornito l’indirizzo di un ex bar a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Insomma, trovarlo è operazione impossibile e il sospetto, su cui sta indagando anche la Procura di Lecce, è che si tratti di un prestanome. Il cerino, dunque, torna nelle mani del Comune di Lecce e non è una cosa da poco. Non solo c’è un evidente rischio incendi, come già avvenuto, scatenando una nube nera sulla città. C’è anche il problema dell’inquinamento dei terreni, che iniziano ad essere contaminati soprattutto da metalli pesanti e diossine, come comprovato da analisi Arpa. Dunque, bisogna far presto per smaltire quelle 80 tonnellate di plastiche e altri materiali frutto della raccolta differenziata ma mai smaltite dalla società. L’Ufficio Ambiente del Comune aveva già chiesto nei mesi scorsi il finanziamento delle operazioni di risanamento ambientale, ma la risposta è stata picche perché non aveva la disponibilità del bene: il complesso, infatti, è oggetto di procedura fallimentare.

Dopo i contatti intercorsi con il Servizio Rifiuti e Bonifiche della Regione, si confida nello stanziamento dei soldi che servono. In alternativa, i rifiuti resteranno lì: il Comune di Lecce non ha da impegnare 1,3 milioni di euro.

Al danno ambientale, già di per sé pesante, si aggiunge infatti la beffa economica: se l’ente pubblico dovesse anticipare la spesa quasi certamente non riuscirà a recuperare quanto versato. Le visure camerali rese note da Telerama, infatti, parlano chiaro: il liquidatore, un 58enne di Napoli, Giulio Pasquale, è attualmente liquidatore o amministratore di ben 80 società sparse in tutta Italia e negli ultimi anni ha cambiato almeno nove volte la sua residenza, ritornando per cinque volte allo stesso civico, il n.71 di via Giorgio Vasari a Castel Volturno, lì dove fino a poco tempo fa c’era un bar e ora c’è una saracinesca abbassata, come documentato in un sopralluogo che abbiamo fatto il mese scorso.

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