Cronaca

Trepuzzi, assegnazione indebita alloggio popolare? Tre avvisi di garanzia in Comune

TREPUZZI – Presunta assegnazione indebita di un alloggio popolare, notificati avvisi di garanzia al sindaco di Trepuzzi e a due responsabili dell’ufficio tecnico avvicendatisi. Per loro interrogatorio in Caserma.

Il fascicolo era quello in mano al Pm Arnesano, passato in consegna (dopo lo scandalo Favori & giustizia) al Pubblico Ministero Paola Guglielmi. Per vederci chiaro sulla presunta assegnazione indebita di un alloggio popolare a Trepuzzi è stata lei a far notificare in mattinata in Municipio tre avvisi di garanzia. La richiesta è di presentarsi presso la carserma di Trepuzzi nei prossimi giorni, per sottoporsi ad un interrogatorio ed è stata inoltrata al sindaco Giuseppe Taurino, all’ex responsabile dell’ufficio tecnico, il geometra Anna Maria Bianco, e all’ex assessore nonchè attuale responsabile dei settori “Lavori pubblici e programmazione” e “Urbanistica e Igiene Urbana”, Giancarlo Florio.

Florio e Taurino hanno dato mandato all’avvocato Cosimo Rampino di difenderli. La vicenda per la quale i tre risultano indagati risale al 2017.

Stando all’informazione di garanzia, il primo cittadino avrebbe “intenzionalmente procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale” ad una 43enne del paese. Il sindaco avrebbe dappima ordinato lo sgombero dell’abitazione in cui quest’ultima risiedeva in Via Firenze; “provvedimento, questo, adottato pur non avendo i caratteri della contingibilità e dell’urgenza” si legge ancora. Ordine che, per giunta, risulta essere stato “emanato appena due giorni prima del deposito della domanda, da parte della donna, di partecipazione al bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Il tutto “pur sapendo di non averne titolo, sia per ragioni di reddito sia per ragioni di punteggio”.

Non solo. Il fatto che la donna fosse ormai per strada (causa sgombero) le “consentiva l’ottenimento di 6 punti e la ingiusta collocazione al primo posto della relativa graduatoria”. Un’emergenza abitativa, la sua, che di fatto, secondo gli inquirenti è risultata insussistente. Il 25 maggio, infatti, la 43enne con la famiglia al seguito ottenne di poter fruire gratuitamente di un alloggio in via Elia, ex casa del custode dell’omonima scuola elementare. Il tutto disposto dal Comune con una missiva. Sucessivamente, grazie al bando e alla posizione ottimale in graduatoria, le sarebbe stato assegnato un alloggio in via Calvario.

Sulla vicenda il sindaco sarà ascoltato mercoledì mattina dal luogotenente della stazione di Trepuzzi Giovanni Papadia. Poi saranno ascoltati anche Bianco e Florio, “quali esecutori materiali nella loro veste di pubblici ufficiali”. Idem per la 43enne che avrebbe goduto illegittimamente dell’assegnazione dell’alloggio in questione.

E.Fio

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