Cronaca

49enne muore in ospedale, aperta un’inchiesta. 20 medici indagati

LECCE-C’è un’indagine per la morte di una donna di 49 anni di Scorrano, P. M., avvenuta nel Vito Fazzi di Lecce il 6 dicembre scorso. I familiari vogliono sapere perché la loro congiunta, ricoverata il 27 ottobre scorso all’oncologico per una sospetta leucemia, sia morta dopo poco più di un mese, mentre attendeva l’esito certo di tutte le analisi. Il pm, la dottoressa Cannarile, ha disposto l’autopsia incaricando il prof. Introna di Bari, mentre 20  medici sono stati iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto proprio in vista dell’esame.

Secondo il racconto della famiglia, rappresentata dagli avvocati Valentina Presicce e Mario Blandolino, la 49enne, su consiglio del medico curante, in seguito ad un’anemia, aveva eseguito degli esami specifici in day hospital presso l’oncologico, per confermare o escludere la leucemia. A seguito del ricovero, ma senza alcuna certezza (dal momento che, secondo i familiari nella denuncia, l’esito di una biopsia sarebbe dovuto arrivare da Roma) la paziente sarebbe stata sottoposta ad una chemioterapia attraverso un catetere centrale venoso che con il passare dei giorni, sempre a detta dei familiari, si sarebbe infettato ma non sarebbe stato rimosso. Solo ipotesi, naturalmente, che sarà l’autopsia a confermare o meno: a stabilire se, questo il sospetto, la donna sia morta per un’infezione. Febbre, poi problemi respiratori e negli ultimi giorni il precipitare delle sue condizioni di salute, tanto da rendere necessario il trasferimento in rianimazione, dove è morta, due giorni dopo.

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