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Mappa dei beni comunali di Lecce: ecco come trovarli

LECCE- Si fa così: dalla home page del Comune di Lecce si va sulla sezione “Utilità” e si ritrova il link che apre la mappa. Il patrimonio comunale è a portata di clic. Per la prima volta, terreni, immobili, beni culturali sono accessibili a tutti online. E questo consente non solo di rendere le infomazioni immediatamente fruibili da uffici e professionisti, ma permette anche ai cittadini di operare una forma di controllo sullo stato del patrimonio pubblico, fatto di 425 terreni e 252 edifici, di cui solo un centinaio già concesso.

“Abbiamo arricchito la mappa della catalogazione dei vincoli architettonici, dei beni comunali, e delle tutele del PPTR – spiega l’assessore Rita Miglietta – perché nessuna valorizzazione può dirsi tale prescindendo dai contesti specifici dei luoghi. Questa mappa è pensata come un supporto e uno strumento dinamico, sarà sempre perfezionabile e implementabile”.

In mattinata, nell’Open space di Palazzo Carafa, è stato presentato questo processo di informatizzazione tramite il WebGis, che passa attraverso mappature e organizzazione del back office per fornire sul web una fotografia della situazione attuale. Che ha riservato anche sorprese: il complesso degli Olivetani, ad esempio, è del Comune, per quanto concesso per 60 anni, con proroga per altri 60, all’Università.

Gli archivi cartacei, insomma, lasciano il posto ad internet. Un passo avanti significativo possibile anche grazie alla convenzione avviata tra il Settore Pianificazione e sviluppo del territorio e il SIT Puglia (Servizi di Informazione Territoriale) nel corso della passata amministrazione nell’ambito della redazione del Pug poi ritirato. Il passo successivo era la pubblicazione su portale, avvenuta ora.

La Mappatura del Patrimonio comunale è stata realizzata grazie al gruppo di lavoro intersettoriale che coinvolge il dirigente del settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio Maurizio Guido quello del Settore Patrimonio Emanuele Carratta, e i funzionari Francesco Goffredo e Maurizio Vetere, con l’architetto Alessandro Pascali, sotto il coordinamento dell’assessore al Patrimonio Rita Miglietta.

“Oltre a questa mappa – aggiunge il sindaco Carlo Salvemini – noi disporremo di un database che censisce tutti gli immobili di proprietà pubblica, quelli che sono assegnati e gestiti da diversi settori, per i quali siamo in grado di indicare il titolo d’uso, a chi è stato dato e perché, ma soprattutto, sulla base di una valutazione di mercato, che stabilisce quanto quell’immobile, se concesso in locazione, garantirebbe all’ente. Questo rappresenta una importante leva sociale e fiscale”.

 

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