Cronaca

Case popolari: nelle intercettazioni la vicenda del clochard Giuseppe Fiorentino

LECCE- Qui adesso succede il finimondo- dice Torricelli- e passo i guai io. Mi ha chiamato due minuti fa sua cugina minacciandomi che mi denuncia di averle dato una casa inabitabile”.

Il 3 giugno del 2015 subentra in questa vicenda quella del senzatetto Giuseppe Fiorentino, costretto a lasciare l’abitazione di via Taranto in seguito alla morte dei due clochard annaegati nella cisterna dell’appartamento vicino. Dopo qualche mese all’uomo viene destinato un alloggio parcheggio in via Pistoia. Quel giorno Torricelli chiama M., la sua referente in rappresentanza degli inquilini Erp e le dice di lasciare immediatamente il lavoro e di andare a vedere cosa aveva combinato la V. perché questa aveva cambiato improvvisamente appartamento con un’altra persona e siccome non è assegnato a lei non può cambiare niente.

M. risponde: “Via Pistoia… alla casa del barbone. E gliel’ho detto, vengono i vigili e te ne cacciano, non che stai incinta e te la danno”.

Torricelli: “Ma non è che si fa cosi… sta arrivando la finanza mi mettono in mezzo a me, mi denunciano che io ho fatto messaggi, che ho assegnato io la casa, ma chi è questa pazza. Digli di tornare dove sta.. e poi con la calma sistemiano la casa” .

M: “che ne so…dice che il cristiano gliel’ ha data, che ha detto puoi stare qua di comune accordo. L’ hanno assegnata al barbone prima delle elezioni.”

Torricelli: “Al comune risulta uno scambio.. roba da matti, questa mi chiama e mi minaccia, ha anche i miei messaggi che io gli ho assegnato la casa. Guarda io sto all’ufficio casa perché sta succedendo l’ira di dio”. Succesivamente Torricelli dice a M. che fa da intermediaria tra lui e la donna che lo minaccia: “che si tranquillizzi, perché se no domani mattina viene l’ ufficio e mette i sigilli pure a quell’alloggio, quell’altro è dato al barbone e quello resta in mezzo ad una strada, e non vogliono più assumersi responsabilità.”

Giuseppe Fiorentino, pur essendo assegnatario di una casa, morì solo in un garage di un palazzone di via taranto il 19 agosto del 2016 per casuse naturali, un infarto probabilmente. Quella morte, oltre a destare indignazione, fece sorgere molte domande e molti iniziarono e interrogarsi sul perchè l’uomo si trovasse li nonostante il Comune gli avesse assegnato l’alloggio di via Pistoia.

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