MORCIANO DI LEUCA – Davanti al gip ha confermato quanto già aveva ammesso: è stato lui a colpire con più coltellate la fidanzata. E poi, quando lei era agonizzante in una pozza di sangue, ha chiamato i soccorsi. È stato convalidato l’arresto di Giorgio Vitali, 29enne di Castrignano del Capo, in carcere per il tentato omicidio della sua ragazza. Lei è grave, ma se la caverà. In lacrime, durante l’interrogatorio alla presenza del suo legale, l’avvocato Paolo Pepe, il giovane bracciante agricolo ha detto: “La amo tuttora”. Ha detto di essere pentito e di aver agito accecato dalla gelosia.
I fatti si sono svolti intorno alla mezzanotte tra domenica e lunedì, nella casa disabitata dei nonni di lei, a Morciano di Leuca. La lite e poi la furia cieca, che ha ridotto in fin di vita la 27enne di Tricase, con cui l’arrestato è fidanzato da circa due anni.
“Piange sempre” dice l’avvocato “ha ammesso tutto come già fatto con i carabinieri intervenuti quella sera”. Lo descrive come il classico bravo ragazzo, senza precedenti penali, tutto casa e lavoro.
Ma qualcosa è scattato nella sua testa. Qualcosa che lo ha fatto andare in cucina a prendere un coltello, qualcosa che gli ha fatto sferrare non uno, ma più colpi sul corpo della ragazza che dice, tuttora, di amare. A lui, nelle scorse ore, il Gip ha concesso i domiciliari accogliendo così la richiesta del difensore, l’avvocato Paolo Pepe.