TRICASE- L’Emodinamica dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase apre una nuova era della “valvuloplastica aortica percutanea”. L’intervento eseguito l’8 giugno scorso è ancora meno invasivo e più sicuro della tecnica classica e consente la precoce mobilizzazione del malato, un minor tempo di degenza e una riduzione della spesa sanitaria.
L’intervento “innovativo” si è reso necessario su un paziente di 90 anni della provincia di Lecce, affetto da colangite acuta e da altre patologie dell’età. «Il caso si presentava particolarmente ostico – spiega il dr. Michele Accogli , primario di Cardiologia al Panico, a Salutesalento.it – Il paziente 90enne era in attesa di un delicato intervento di “endoscopia delle vie biliari”. «Dato l’elevato rischio operatorio, associato alla grave malattia della valvola aortica – spiega Accogli – si è ritenuto di candidare il paziente a una “valvuloplastica aortica percutanea” per consentire il necessario intervento chirurgico. Per l’esecuzione della procedura però, il classico approccio transfemorale presentava notevoli difficoltà, sia per l’alto rischio emorragico, sia per un accesso arterioso e venoso femorale anatomicamente sfavorevole. A questo punto, l’equipe di Emodinamica, i dottori Negro e De Iaco ricorrono ad un approccio innovativo e sottopongono il paziente alla procedura di valvuloplastica percutanea con accesso vascolare dall’arteria radiale, sul polso. Un metodo – fa sapere Accogli – ideato recentemente dall’Emodinamica dell’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara.