LECCE- Era il monito lanciato dal prefetto di Lecce durante le celebrazioni del 2 giugno: uniti contro la mafia. È quello che ha rilanciato anche l’Arma dei carabinieri, in occasione della cerimonia per i 204 anni dalla fondazione: “Non abbassare mai la guardia”. Ha usato parole nette il comandante provinciale di Lecce, Giampaolo Zanchi, perché le infiltrazioni mafiose nella politica nel circuito imprenditoriale “preoccupano”. L’asse con la Prefettura si è rafforzato; i provvedimenti di prevenzione, che hanno colpito amministrazioni e aziende, aiutano a consolidare i risultati delle tante operazioni investigative che hanno visto i carabinieri in prima linea.
E’ stato un anno duro, dall’omicidio di Noemi Durini alle operazioni antimafia. Con loro sempre lì, sempre in trincea.
Una piazza Duomo gremita nel pomeriggio di martedì, perché stavolta si è fatto la scelta di portare la festa del corpo nel cuore della città, nel 5 giugno ogni anno dedicato ai bilanci, alle riflessioni, alla consegna di encomi e riconoscimenti.
Il grande tricolore appeso al Duomo e al campanile; l’orchestra Tito Schipa e tutte le autorità, presenti e riconoscenti. L’Arma è punto di riferimento essenziale sul territorio.
Sicurezza, parola d’ordine. Ma anche prevenzione e formazione alla legalità, dalle amministrazioni alle scuole fino alle strade.