LECCE- A parlare è una ragazza di 25 anni di Corsano. Mercoledì scorso, dopo pranzo, ha preso il treno delle Ferrovie Sud Est da Tricase, diretta a Lecce, dove studia all’Università. Il suo racconto è un pugno nello stomaco, fatto di paura ma anche, a mente lucida, di sdegno per quanto accaduto, per quanto si poteva evitare, per il peggio che poteva accadere.
Era sola in quel momento in quella parte del convoglio, pure zeppo di altri passeggeri, quando un uomo di circa 40 anni l’ha molestata: “Era a un metro da me, si è abbassato i pantaloni e ha iniziato a masturbarsi, guardandomi insistentemente. Io non sapevo che fare, ero paralizzata dalla paura. Quando siamo scesi a Lecce, ha fatto dei passi verso di me, facendomi ‘no’ col dito, per dire ‘non puoi parlare, stai zitta’. Mai avrei potuto immaginare che non in piena notte ma in pieno giorno potesse accadere quanto avvenuto”, ripete, chiedendo di restare anonima. A spiazzarla non solo l’effetto sorpresa, ma pure il timore di ritrovarsi faccia a faccia con lui una volta scesi dal treno, senza nessuno a cui chiedere aiuto. Come in effetti è avvenuto alla stazione di Lecce.
“Ne parlo perché voglio che si sappia – ribadisce la 25enne – perché altre ragazze siano coscienti del fatto che potrebbe accadere anche a loro e siano pronte a reagire, come io non ho potuto fare”.