LECCE- Dopo giorni e giorni trascorsi nel pronto soccorso del Vito Fazzi il disabile senza gambe su una carrozzina, senza parenti e senza un posto dove andare ha trovato una sistemazione in una struttura specializzata per l’assistenza delle cui spese si farà carico il Comune di Lecce. L’uomo, che in queste foto vediamo sulla sua carrozzina, fuori dal pronto soccorso del Fazzi, è in condizioni sociali e di salute estremamente gravi, ma non aveva bisogno di un ricovero ospedaliero.
“Lo abbiamo dimesso, ma non certo abbandonato- tiene a sottolineare il primario del pronto soccorso Silvano Fracella– che come parla come consigliere dell’ordine dei medici e difende il suo operato durante tutti questi giorni. “Ci siamo presi cura di lui, dopo le dimissioni non se ne è voluto andare. Ho chiesto l’intervento dei servizi sociali di Asl e comune, ma la struttura che è stata trovata per poterlo ospitare non gli andava bene.
Un unico caso? Non di certo, dice Fracella. Questo è solo un esempio di come il pronto soccorso sia sempre più una trincea dove quotidianamente si affrontano realtà come questa. Difende ed elogia l’operato del collega il neo presidente dell’Ordine dei medici di Lecce Donato De Giorgi: molto spesso- dice, il messaggio che passa attraverso gli organi di informazione è quello della malasanità, e di un forte distacco tra i medici e il cittadino. È il contrario: il caso del disabile accolto e curato amorevolmente dimostra quanto spesso i medici in prima linea facciano più del dovuto spesso oltrepassando i confini delle loro competenze e occupandosi di situazioni sociali e umane al limite.
