ROMA – La preziosa statua risalente al I secolo dopo Cristo, che raffigura Afrodite, dea dell’amore, è stata recuperata dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ed è tornata in Italia, proprio nel giorno di San Valentino.
L’indagine dei militari, sotto la guida del salentino, Tenente Colonnello Nicola Candido, nasce da attività di monitoraggio del mercato antiquariale, che ha rilevato, nel 2013, una vendita sospetta, presso una casa d’aste bavarese, di un reperto di chiara provenienza italica. Infatti, la successiva comparazione dell’immagine della statua, con quella contenuta della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando, confermava che il bene era provento del furto, perpetrato nell’agosto 2011, ai danni di un Ateneo pugliese.
Il ritrovamento della statua, del valore commerciale di 350.000 euro è stato il prologo di un’articolata indagine che ha permesso di identificare un trafficante tedesco e i soggetti che, spesso, caratterizzano il fenomeno della ricettazione di un reperto depredato dall’Italia: il venditore, in questo caso, un soggetto di Ladispoli, che gestiva un “supermarket” di reperti, un secondo personaggio che effettuava le consegne all’estero e il destinatario, ovvero il contrabbandiere tedesco, che poi a sua volta, rivendeva al mercato nero, i beni.
Nel 2016, tutti i protagonisti di questa vicenda, sono stati tratti in arresto e recuperati oltre 2.500 reperti, tranne la statua di Afrodite, che è stata finalmente restituita al patrimonio culturale italiano