Politica

Rotundo avverte Salvemini e opposizione: maggioranza netta o si torna alle urne

LECCE – “Abbiamo il dovere di andare avanti ma, se non sarà possibile realizzare la svolta chiesta dagli elettori, tornare alle urne diventa inevitabile“. Parla chiaro l’ex deputato del Pd Antonio Rotundo. Se il Consiglio di Stato dovesse ridurre a minoranza l’attuale centrosinistra, per il capogruppo del partito democratico, non si può tergiversare: o si trova una maggioranza tra le forze politiche per un programma condiviso o si dovrà far ricorso al voto.

Per Rotundo “Il voto del 25 giugno ha detto chiaramente che i leccesi vogliono cambiare; rivoltandosi contro il vecchio establishment … e che è concretamente possibile aprire una fase nuova nella vita cittadina con contenuti alternativi ed un diverso modo di governare che abbia come priorità il pubblico interesse”. Pubblico interesse che potrebbe portare a trovare i numeri nell’assise di città. Una prova già data nell’ultimo consiglio comunale dove vengono approvate all’unanimità, con voti sia di centrodestra che di centrosinistra, due mozioni. Una firmata Alberto Russi e Finamore esponenti che si rifanno al deputato Marti e l’altra di concerto tra Finamore ed i consiglieri Giannotta, espressione di Delli Noci, e Patti chiaramente salveminiano.

“Sono convinto” continua Rotundo, “che la città abbia un grande bisogno di un governo cittadino che sia in sintonia con la svolta di giugno… per questo siamo fortemente determinati ad andare avanti…” ma se così non fosse, conclude Rotundo, “…sarebbe vivacchiare o peggio tirare a campare, ma non credo che sia questo l’interesse della città”. Come dire: le prove tecniche delle mozioni su citate non siano episodi occasionali ma aprano una valutazione complessiva su un programma amministrativo che vada dal Pug al Piano commerciale senza tralasciare quello costiero ed individui consiglieri che non mirano ad una opposizione a prescindere isolando l’ala dura rappresenta da Perrone. Se Salvemini non dovesse avere una maggioranza di centrosinistra o trasversale e programmatica, è inutile, per Antonio Rotundo, tirare a campare, ma si torni quanto prima alle urne.

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