LECCE – Tornano nel cuore di Lecce, a pochi passi dalla sede della multinazionale Tap, per rivendicare tutto il senso della loro battaglia e il forte dissenso nei confronti dei provvedimenti con cui la Questura di Lecce ha allontanato dal capoluogo e da Melendugno, per tre anni, numerosi attivisti. I noTap insistono sulla centralità della lotta al gasdotto in costruzione nelle campagne a ridosso di San Foca e lo fanno nel luogo centrale per eccellezza, piazza Sant’Oronzo, nel pomeriggio di domenica.
Per il sindaco di Melendugno Marco Potì il fatto che l’azienda lavori giorno e notte, nonostante i verbali fatti nei suoi confronti dalla Polizia municipale, resta “uno sfregio”.
Presenti anche i sindaci di Lizzanello, Vernole e Martano, tra gli otto firmatari dell’esposto che ha portato alla riapertura dell’inchiesta da parte della Procura.