LECCE- La bufera che si è scatenata sulla Camera di Commercio di Lecce non accenna a placarsi. E a fomentarla ci sono le reazioni alle dichiarazioni rilasciate a Telerama dal prefetto Claudio Palomba, che era stato nominato commissario ad acta per l’esecuzione di una sentenza del Consiglio di Stato rimasta non applicata e relativa ad una assunzione in seguito ad un bando pubblico.
In realtà, quella vicenda è finita al centro di un esposto del presidente dell’ente camerale Alfredo Prete, che di recente ha denunciato presunte pressioni. E il gup Giovanni Gallo, proprio nelle scorse ore, ha emesso un decreto penale di condanna nei confronti del professionista che con quel bando avrebbe dovuto essere assunto, per presunte false attestazioni rispetto ai requisiti che ha dichiarato di avere. Tuttavia, le parole del prefetto non sono passate inosservate. Roberta Mazzotta, componente della giunta camerale, chiede che vengano chiarite.
Poi, c’è l’altro capitolo, quello del sequestro disposto dalla Corte dei Conti su conti correnti e immobile dell’ex segretario della Camera di Commercio, per oltre un milione di euro, a causa di un presunto danno erariale per l’assunzione di due dirigenti, sforando il numero di tre posizioni dirigenziali nell’organico. Anche su questo i membri della giunta dicono di essere all’oscuro di tutto.