LECCE – Antonio Chiodo, Presidente regionale del Sindacato nazionale medici italiani, scrive una lettera aperta indirizzata ai medici Salentini e al Presidente dell’ordine Professionale. La richiesta è quella di creare le condizioni ideali affinchè l’Ordine possa riappropriarsi delle proprie esclusive prerogative restituendo così all’immagine ed alla pratica della professione medica quella dignità che “noi “anzianotti” -scrive Chiodo- viviamo nel conflitto tra nostalgia e rassegnazione”.
“Ho chiesto a molti Colleghi -prosegue- di condividere con me una pubblica esortazione rivolta a “noi stessi” affinchè chi avesse problemi (pendenze) con la Giustizia, desse un umile e conciliante segno di volontà di rinnovamento morale dell’Ordine professionale; affinchè chi avesse interessi diversi o configgenti con l’etica professionale medica, desse la precedenza ai valori esclusivi del comportamento proprio di un professionista della salute pubblica; affinchè chi ha occupato per anni ed anni un ruolo di primato nell’Ordine, si facesse promotore egli stesso di un cambiamento generazionale”.