SALENTO – Arriva il passo indietro della società RWE Renewables Italia S.r.l. che aveva avviato l’iter per la realizzazione di un parco eolico offshore galleggiante nel tratto di costa tra Leuca e Otranto ad una distanza di circa 35 chilometri. Il progetto prevedeva l’installazione di 60 pale eoliche galleggianti, ciascuna di potenza pari a 15 megawatt, per complessivi 900 megawatt.
Con una Pec inviata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la società ha fatto sapere che all’esito di valutazioni interne e in ossequio al principio di non aggravio
dell’azione amministrativa, rinuncia all’Istanza che aveva avanzato per l’avvio della consultazione per la definizione dei contenuti dello Studio di Impatto Ambientale per l’eolico offshore denominato ‘’Puglia 1’’. La Rwe è l’azienda leader nella transizione verso l’energia pulita e che punta entro il 2030 a installare circa 65gigawatt a livello internazionale. Mentre in Italia è tra i principali attori nel mercato con 15 parchi eolici onshore in esercizio e che avevano annunciato l’avvio della campagna in occasione della costruzione del Parco Eolico San Severo, nel foggiano Foggia, e del Parco Eolico Mondonuovo a Mesagne, in provincia di Brindisi. Intanto, però, nel leccese hanno deciso di fare dietrofront. Ma la battaglia del Movimento Regione Salento continua per gli altri progetti ancora in piedi e che rischiano di compromettere il territorio, non solo in mare ma anche a terra. Ed è per questo che dopo il sit-in del 17 marzo scorso a Porto Miggiano, i sindaci del capo di Leuca sono pronti a manifestare domenica prossima, 7 aprile, alle ore 10.30, ai piedi della cascata monumentale per dire no alle mega centrali eoliche nel Salento.
