LECCE- Donne in presidio al Vito Fazzi in occasione della Giornata mondiale per l’aborto libero, affinchè l’obiezione di coscienza non leda il diritto all’autodeterminazione delle donne nella scelta di portare o meno a termine la gravidanza. L’Associazione Casa delle Donne di Lecce, in nome di tutte coloro che vorrebbero essere libere di decidere sul proprio destino, chiede quindi che:
. Tutti i presidi ospedalieri si dotino di personale medico, tecnico e infermieristico non obiettore
·L’abolizione dell’obiezione di coscienza nelle farmacie e nei consultori
·La deospedalizzazione dell’aborto e pieno accesso a tutte le tecniche abortive, farmacologiche e non
·L’abrogazione dell’articolo 9 della legge 194 che prevede l’obiezione di coscienza negli ospedali pubblici