Politica

Rimpasto di giunta per Mellone: “armoniosa convergenza con Emiliano”

NARDO’- Rimpasto di giunta a Nardò per il sindaco Pippi Mellone, che annuncia una squadra in “armoniosa convergenza politica e amministrativa con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, con l’assessore Loredana Capone e in generale con il percorso dell’ente regionale”. L’annuncio, tra l’altro, arriva all’indomani della visita di Michele Emiliano  a Nardò, per l’intitolazione al dirigente regionale Stefano Fumarulo, scomparso prematuramente, del piazzale di Masseria Boncuri.

Cambio significativo soprattutto per l‘assessorato all’Ambiente e su questo non è escluso che abbiano pesato le frizioni per la lottizzazione della Sarparea: fuori Graziano De Tuglie, volto storico dell’ambientalismo neretino; al suo posto arriva Mino Natalizio, con deleghe all’ambiente, parchi ed aree protette, verde pubblico, servizi ecologici e musei.

Via anche Giulia Tedesco, che aveva in mano l’Urbanisca, e Francesco Plantera, assessore a Cultura e Turismo. Al loro posto, superassessorato per Ettore Tollemeto che ha le deleghe alla cultura, polizia locale, urbanistica, rigenerazione e riqualificazione dell’edificato, condono edilizio e lotta all’abusivismo edilizio, demanio, politiche giovanili, innovazione e formazione. Nuovo ingresso anche per Giulia Puglia (assessore allo sviluppo economico, commercio, industria, agricoltura, sportello unico per le imprese, artigianato, mercati, caccia, turismo).

Ettore TollemetoGiulia PugliaMino Natalizio

Restano in squadra Oronzo Capoti (vicesindaco e assessore alle politiche dei lavori pubblici, manutenzione stradale e illuminazione pubblica); Stefania Albano (assessore agli affari generali, servizi demografici e statistici, toponomastica, pari opportunità, qualità dei servizi al cittadino, diritti civili e volontariato); Gianpiero Lupo (assessore alle finanze, tributi, gestione e manutenzione del patrimonio e catasto, programmazione e risorse umane); Maria Grazia Sodero (assessore alle politiche sociali, politiche per la famiglia, emergenza abitativa, piano sociale di zona, istruzione).

“I neretini, giustamente, chiedono risposte continue – spiega il sindaco Pippi Mellone – e io sento il dovere di adeguare l’efficacia e il tempismo della mia squadra di governo ai bisogni e alla voglia di crescita della comunità. Non nascondo che è una verifica che ritengo necessaria più o meno ogni dodici mesi per misurare quanti e quali obiettivi abbiamo raggiunto e quindi per tenere sempre alti gli standard di operatività della giunta. Siamo tutti pro-tempore, me compreso, questo deve essere sempre molto chiaro”.

Non manca la stoccata: “Negli ultimi tempi ho rilevato un po’ di lentezza e amnesie nel lavoro di qualche assessore e ho deciso di procedere con gli avvicendamenti e di calibrare le deleghe. È una giunta oggi complessivamente più giovane, una squadra fresca e competente, ancora più trasversale per provenienze e collocazioni politiche”, rimarcando, come detto, “una armoniosa convergenza politica e amministrativa” con Emiliano.

L’opposizione, però, non resta a guardare. Per bocca del consigliere democratico Lorenzo Siciliano, anzi, ci va giù pesante: “con una velocità disarmante, Mellone cambia tre assessori della sua “brillante” giunta, così come da egli definita a più riprese nel corso di questi mesi e che oggi per giustificarne il patetico rifacimento ribatezza come “lenta ed affetta da amnesie”, nei casi degli assessori defenestrati. Diviene assessore Natalizio, il peggior voltagabbana che la storia di questa Città ricordi, l’uomo per tutte le stagioni politiche che pare non riesca a stare senza poltrona neppure per un giorno. Con lui entrano in Giunta Tollemeto e Puglia, a testimonianza dell’incredibile accentramento di potere nelle mani del Sindaco pro tempore e dell’estrema irrilevanza politica della sua maggioranza. Va a casa De Tuglie, l’assessore che non ha avuto il coraggio di mantenere ferma la sua posizione di contrarietà alla lottizzazione della Sarparea. Un valzer di poltrone raccapricciante sulle spalle dei neretini”.

 

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