LECCE – “Non ci sono allarmi specifici”, stando a quanto la stessa Prefettura comunica, ma l’allerta è massima e sotto la lente ci sono, in primis, le strade del passeggio, i corsi dei principali centri turistici, oltre ai grandi eventi. Il Prefetto di Lecce Claudio Palomba tiene riunioni di continuo con forze dell’ordine e sindaci, per serrare le fila dopo, soprattutto, l’attentato sulla rambla di Barcellona di qualche giorno fa.
Sabato pomeriggio c’è stato il primo vertice, alla presenza delle amministrazioni di Gallipoli, Lecce e Otranto, per capire come mettere a punto le ultime direttive del Viminale. Primo passo: fioriere o blocchi di cemento agli ingressi dei principali luoghi del passeggio.
Guardia alta anche sui grandi eventi: lunedì pomeriggio, tavolo per mettere a punto i sistemi di sicurezza per la Notte della Taranta, per cui sono previsti sistemi di accesso e deflusso, filtraggio e prefiltraggio, oltre a controlli con il metal detector. Martedì, invece, sarà la volta del vertice sulla festa di Sant’Oronzo.
L’approccio agli eventi è differenziato, a seconda degli indici di rischio, dipendenti dalla possibile affluenza e dalla distinzione tra eventi dinamici, come le processioni, e quelli statici, concentrati in un solo luogo.
Dopo il presunto messaggio dell’Isis di un prossimo attacco in Italia e le rassicurazioni del Ministero dell’Interno, la paura rischia di trasformarsi in psicosi. Da qui l’appello di Palomba a mantenere la calma: “lavorano a stretto contatto forze dell’ordine, polizie locali e amministrazioni”.