LECCE- Istituto per ciechi Antonacci di Lecce trasformato in una struttura di proprietà comunale destinata ad accogliere i non vedenti e i loro familiari, in realtà struttura traformata in un B&B per i turisti. Un immobile di pregio nel quale la finanza ha accertato un via vai di ospiti che soggiornavano a prezzi vantaggiosi soprattutto d’estate: dal 15 marzo al 31 luglio 2013 sono stato ospiti della struttura 878 persone, molti delle quali straniere, ma tra queste solo due ciechi e un invalido.
Un sospetto che Telerama aveva avuto già nel giugno 2013, quando con le telecamere documentò “l’attività turistica”. Una nostra giornalista, fingendosi cliente, prenotò una stanza nel B&B. Risale proprio a questo periodo la volontà da parte consigliere Antonio Rotundo, all’epoca presidente della commissione Itinerante di Controllo, di un sopralluogo nella strattura con una formale richiesta. Una visita negata proprio dal presidente Antico, che con una lettera , datata 14 giugno 2013 risponde: il sopralluogo non può essere effettuato perché l’istituto è un ente morale riconosciuto, nel cui consiglio d’amministrazione figura anche un rappresentante del comune di Lecce, ma che è sostanzialmente autonomo.
Il sopralluogo venne quindi negato. Ma i lavori della commissione non si fermarono. Rotundo, prendendo atto della risposta, chiese nuovamente chiarezza al comune di Lecce, non ottenendo risposta.
Ora, alla luce degli ultimi sviluppi giudiziari, la richiesta di Rotundo si rinnova: l’immobile deve tornare nelle mani del Comune che lo aveva concesso in comodato d’uso.
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