AttualitĂ Cronaca

Omicidio e sparatorie: la pax mafiosa violata e l’autunno caldo di Casarano

CASARANO- Nella sua relazione annuale 2016, la Direzione Nazionale Antimafia aveva messo in guardia tutti su quanto stava accadendo in quella zona: “Nel territorio confinante con Gallipoli, quello delle cittĂ  di Matino e Parabita e in quello delle vicine Casarano, Taurisano, Ugento e Acquarica del Capo – aveva scritto – è risultata la perdurante operativitĂ  di un gruppo criminale capeggiato da Tommaso Montedoro e Augustino Potenza, che ha incrementato l’attivitĂ  criminale a seguito della condizione di libertĂ  nella quale da alcuni mesi è venuto a trovarsi Potenza”. Era la “Diarchia” dei due Cesari, nome dato all’operazione delle scorse ore. E per quanto i 14 fermi non riguardino direttamente l’omicidio di Potenza, le indagini confermano le parole a caldo dell’ex procuratore capo Cataldo Motta, quel 26 ottobre scorso: “la pax mafiosa è stata violata”. E il riferimento all’asse incrinato Montedoro-Potenza ora è lampante. L’autunno caldo di Casarano, però, è cominciato presto ed è stata una sequenza di fatti di cronaca, tra i quali non è certo ancora ci sia un filo rosso. Nella notte tra il 5 e 6 settembre, viene presa di mira l’abitazione di Luigi Polimeno, 54enne originario di Monteroni: lui e la sua compagna dormono in camera da letto, un proiettile raggiunge il frigorifero, gli altri tre si conficcano nel muro. Polimeno era giĂ  stato condannato in passato per associazione mafiosa e per gli inquirenti sarebbe stato anche vicino al clan dei fratelli Tornese. Il 26 ottobre, l’esecuzione in puro stile mafioso, in pieno pomeriggio e in un luogo affollatissimo, il parcheggio dell’IperMac: Augustino Potenza viene freddato con piĂą di dieci colpi di kalashnikov da sicari arrivati in moto. Arrestato nel 2006, considerato allora l’ultimo latitante della SCU, condannato all’ergastolo per il duplice omicidio dei coniugi Fernando D’Aquino e Barbara Toma, poi assolto nel 2014. Un mese dopo, il 28 novembre, si spara ancora a Casarano: in zona Madonna della Campana, una scarica di proiettili ferisce Luigi Spennato, 41 anni, operatore ecologico considerato vicino a Potenza. Lui si salva. Il 7 gennaio, almeno sette colpi di fucile da caccia vengono esplosi, nella notte, contro un’abitazione che sorge in Contrada S. Oronzo. La cittĂ , sebbene solo in parte, inizia a prendere coscienza del fatto che qualcosa di grave sta accadendo. Nel frattempo, si sono giĂ  susseguiti i vertici in Prefettura e un Consiglio comunale aperto e l’annuncia di un protocollo ad hoc per Casarano, ciò che, come detto dal prefetto Claudio Palomba nelle scorse ore ai nostri microfoni, sarĂ  firmato con la prossima giunta.

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