BARI – La decisione finale spetterà all’assemblea dei lavoratori che si riunirà il 6 giugno prossimo. Intanto, però, la vertenza dei precari della Pista prototipo di Nardò, fa un importante passo avanti: il pre-accordo è firmato e in calce compaiono le firme di tutti: Regione, azienda, sindacati confederali e Cobas.
Condizione preliminare: Porsche si impegnerà ad assumere, ma il presidio deve essere sospeso sin da subito.
Questi i dettagli: il colosso tedesco assumerà direttamente, in tre anni, i driver. Sette all’anno.
Per gli altri sarà previsto il reclutamento attraverso somministrazione – assunzione tramite azienda intermediaria – che Porsche, in tutta Europa, adotta non superando il 20 percento della quota dell’organico aziendale mentre a Nardò utilizza per la totalità dei lavoratori. Entro il 2019, anche nel Salento, dunque, si raggiungerà la quota del 20 percento prevista altrove.
I lavori di manutenzione, poi, saranno esternalizzati (punto sul quale si sono manifestate le maggiori perplessità dei sindacati). I lavoratori, da assumere con contatto a tempo indeterminato con clausola sociale, saranno via via assorbiti con il criterio dell’anzianità di servizio.
In ultimo è previsto il turn over: previo stanziamento di risorse aggiuntive, per i lavoratori più anziani saranno previsti incentivi all’esodo così da poter assorbire i lavoratori che ad oggi attendono la stabilizzazione. Ciò potrebbe aumentare l’asticella delle sette assunzioni annuali, in base a quanti pensionamenti ci saranno.
I sindacati, pur rimanendo cauti sino all’esito dell’assemblea, si dicono soddisfatti perché un passo avanti è stato sancito.