PRESICCE – Crederci ancora, crederci sempre. Per non tradire una tradizione che si è trasformata in leva di riscatto economico per terre di solito considerate poverissime.
La seconda giornata di «Extravergine in Puglia», a Presicce, parte da questa premessa. E guarda avanti. Nella sala del trono di Palazzo Ducale, il workshop «L’olivicoltura si ricerca» ha fatto il punto sugli avanzamenti della ricerca in difesa dell’olivicoltura e sulle innovazioni tecnologiche, alla presenza di imprenditori olivicoli, docenti universitari, scienziati ed esponenti politici.
Questione chiave anche la controffensiva al disseccamento rapido dell’olivo, malattia che specie in quelle zone continua a marciare a gran velocità.
La manifestazione dedicata alle eccellenze e giunta al decimo anno, è organizzata dal Centro di educazione ambientale «Posidonia» di Ugento, Coldiretti Lecce, assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, Olivicoltori di Puglia, Olea organizzazione laboratorio esperti assaggiatori, e Città di Presicce (I Borghi più belli d’Italia e Città dell’olio).
Ospite d’onore, dunque, l’olivicoltura italiana nel territorio pugliese, da premiare in modi diversi. In mattinata, il riconoscimento “Extravergine in Puglia 2017”, destinato a Enti, aziende e personaggi che si sono distinti per aver contribuito con idee innovative e lavoro a dare valore aggiunto all’intero comparto. Nel pomeriggio, l’assegnazione anche dell’8′ premio nazionale «L’Oro d’Italia», dopo la presentazione della guida «O.L.E.A. L’Oro d’Italia, in tasca, 2017» e della bottiglia “Olio ambasciatore 2017”.