LECCE- Per il Tar di Lecce, il gruppo Matarrese, difeso dagli avvocati Pietro Quinto e Corrado Morrone, ha sì diritto al risarcimento dei danni per la vicenda 275, ma non è certo che possa essere riammesso alla procedura di gara per l’appalto milionario relativo al raddoppio della Maglie-Otranto. I giudici hanno posto in discussione il suo interesse a restare in campo, in una procedura che – a loro avviso – “non ha più attuale cittadinanza giuridica”.
È il contenuto dell’ordinanza istruttoria pubblicata nelle scorse ore, dopo la discussione, due giorni fa, di quattro ricorsi. Il primo è stato quello di CCC, prima assegnataria della gara, contro il provvedimento di annullamento dell’aggiudicazione in proprio favore; il secondo è stato quello di Matarrese, nelle cui mani l’appalto sarebbe dovuto transitare, ma poi messa da parte dopo la contestazione di polizze fase presentate. Accanto a questo gli altri due ricorsi: uno complessivo sulla revoca del procedimento e l’altro della quinta classificata, la Cmc di Ravenna, che rivendica l’aggiudicazione dopo l’esclusione degli altri gruppi.
Per uno di questi ricorsi, quello di Matarrese, l’avvocato difensore, Pietro Quinto, aveva chiesto la pubblicazione del dispositivo della sentenza. È arrivata l’ordinanza, che, dopo le controdeduzioni, sarà ridiscussa il 5 aprile. Tuttavia, è già contestata dal legale: “Se è vero – afferma Quinto – che l’ordinanza del TAR dà per scontato il diritto a conseguire il risarcimento di 10 milioni già liquidato dal Consiglio di Stato, non appare realistica una ipotesi di carenza di interesse processuale. La revoca della gara disposta da Anas è tuttora sub judice”, oggetto di approfondimento davanti al tribunale. “Il contenzioso in essere innanzi al TAR e i successivi appuntamenti innanzi al Consiglio di Stato – aggiunge Quinto – rendono ancora impraticabile qualsiasi soluzione amministrativa della vicenda”.
