UGENTO- Sulla vicenda Burgesi, la discarica di Ugento in cui sarebbero interrati anche rifiuti tossici, nelle prossime ore dovrà rispondere il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Dovrà chiarire come si intende accertare la presenza di 600 fusti di Pcb, che è un potente cancerogeno certo, e come procedere alle bonifiche. Il materiale sarebbe stato illecitamente smaltito nel sito gestito da Monteco, agli inizi degli anni 2000. E’ quanto ha confessato ai carabinieri del Noe e del nucleo investigativo l’imprenditore Gianluigi Rosafio, che si è autoaccusato affermando che quei barili li avrebbe portati fin lì lui stesso, dopo averli caricati nella sede di Seclì di un’azienda torinese. Tuttavia, il gip Vincenzo Brancato ha archiviato l’inchiesta della Procura, su richiesta dei pm Valeria Mignone e Angela Rotondano.
Resta il nodo ambientale, al centro dell’interrogazione presentata dal deputato Salvatore Matarrese. Domani mattina, inoltre, i sindaci di Ugento, Acquarica del Capo e Presicce incontreranno a Bari il presidente della Regione Michele Emiliano, per capire come procedere. A causa di questa concomitanza, è spostato al 2 febbraio, invece, il tavolo convocato dal Dipartimento di prevenzione della Asl di Lecce con tutti i sindaci per il monitoraggio dei pozzi ai fini della ricerca di inquinanti.