LECCE- Si ritorna a scuola, dopo le vacanze di natale prolungate. Per tanti studenti, non certo un problema: e chi non ha gioito alla notizia della necessità di tenere le scuole chiuse. Per la prefettura e i sindaci, sicuramente decisioni valutate giorno dopo giorno, che hanno comportato grande responsabilità.
Il 12 gennaio, dunque, rientro ufficiale per tutti, ma, come prevedibile, tra luci e ombre. Perché le aule sono ancora fredde, nonostante in molti avessero assicurato l’accensione dei riscaldamenti con largo anticipo, per consentire ai ragazzi un ambiente confortevole in cui fare lezione. I problemi ci sono stati, un po’ in tutta la provincia.
Nella sede distaccata di Frigole dell’Istituto comprensivo Galateo di Lecce, i termosifoni, accesi dalle 8 sino alle 12, non sono bastati a riscaldare l’ambiente e le lezioni si sono tenute al freddo.
A Campi Salentina, nell’Istituto Volta che dal primo settembre scorso ospita gli alunni dell’Istituto comprensivo le aule sono senza termosifoni, presenti solo nei corridoi. Molti genitori hanno preso i bambini e li hanno riportati a casa. La direttrice scolastica, Addolorata Mazzotta, ha chiesto alla provincia un intervento già due mesi fa, ma è stato un appello caduto nel vuoto. al momento le uniche notizie certe sono che è in corso una gara per affidare la riparazione dell’impianto.
A Nardò, nel plesso di via 20 settembre, riscaldamento rotto. Un rientro al freddo per tanti studenti, con il comune che è corso ai ripari acquistando delle stufette.
Questi solo alcuni dei tanti esempi di un ritorno a scuola non proprio liscio, con i problemi di sempre, quelli del riscaldamento delle aule, di fronte ai quali però è ora impossibile far finta di nulla.