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Centri diurni Asl, 23 operatori a casa da gennaio, Pellegrino: “Inaccettabile”

BARI- “Dal prossimo primo gennaio 23 operatori rischiano di non ottenere il rinnovo del contratto di collaborazione dopo la paventata ipotesi della direzione generale della Asl di Lecce di interrompere queste prestazioni che, da anni, sono utilissime nei piani terapeutici dei centri diurni di riabilitazione psicosociale”. Lo dichiara il consigliere regionale Paolo Pellegrino in un’interrogazione urgente rivolta al presidente Michele Emiliano.

“Nella Asl di Lecce – spiega Pellegrino – operano sette Centri diurni con un bacino assistenziale di circa 120 utenti. Rinunciare a 23 unità lavorative è inaccettabile”.“Occorre da parte della Regione Puglia un intervento decisivo al fine di scongiurare l’interruzione dei piani terapeutici attivando procedure contrattuali che consentano di coniugare la richiamata continuità assistenziale per il perseguimento degli obiettivi riabilitativi con la partecipazione degli stessi operatori oggi attivi”.

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