LECCE- Nella giunta di Palazzo Carafa alcuna scossa dopo le polemiche ed i candidati in pectore con le bocche cucite ma chi vuol capire, dopo esser stato volutamente in disparte, è il leader del partito di Perrone e dei protagonisti delle ultime 48 ore. Mai successo, negli ultimi anni, che tra i conservatori e riformisti si creassero crepe così evidenti e questo non è piaciuto a Lui. Se ne ipotizzava la possibilità e così è stato. Fitto ha convocato, prima della partenza per Bruxelles, proprio Paolo Perrone. Un chiarimento forse non solo politico ma anche personale per i rapporti che da anni intercorrono tra i due. L’ex Ministro non ha apprezzato le polemiche, e secondo i ben informati, neanche le fughe in avanti del Sindaco sulla questione amministrativa e su alcuni suoi incontri con esponenti della politica diversi dall’europarlamentare.
Qualcuno avrebbe detto: ha tirato troppo la corda, non si possono umiliare amici di partito e non è giusto non avere una strategia per il bene di tutti ma solo in funzione di un possibile prescelto. Chiaro il riferimento, a proposito di Lecce 2017, alla volata che il Sindaco potrebbe volere in favore del cognato ma da 15 anni consigliere regionale oltre che più volte consigliere proprio a Palazzo Carafa. È solo la prima puntata di un confronto tra Fitto e Perrone che potrebbe far calmare momentaneamente le acque per evitare un ulteriore indebolimento politico del partito,viste le evidenti fratture, rispetto agli altri alleati della coalizione
